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sabato 27 giugno 2009

COMITAL: BOCCHIO CHIEDE IL LUTTO CITTADINO

(ma.boc. 26/6) - Non ce l'ha fatta Idrissi Aatouf Moulay Merouane. L'operaio marocchino di 32 anni, ferito nell'incidente sul lavoro alla Comital. L'uomo era riconverato al Cto di Torino: le sue condizioni erano apparse subito disperate. Appena appresa la notizia, il Consigliere Comunale Mario Bocchio (foto) ha chiesto al Sindaco Piercarlo Fabbio che il Comune di Alessandria “decreti il lutto cittadino” e ha inoltrato l’istanza per la “convocazione di un Consiglio Comunale straordinario”.
“Promuove tutte le iniziative utili perché la sicurezza sul posto di lavoro sia considerata da tutte le istituzioni come una delle grandi priorità anche a livello provinciale e comunale”: è quanto lo stesso Bocchio ha chiesto nell’interrogazione a carattere urgente presentata dopo l’ormai noto incendio divampato alla Comital di Spinetta Marengo, nella zona industriale di via Gambalera.
“Bisogna lanciare un vero e proprio allarme contro il rischio di una drammatica sottovalutazione del problema della sicurezza sul posto di lavoro - afferma Bocchio - e assumere l'impegno a promuovere tutte le iniziative utili perché la stessa sicurezza sul posto di lavoro sia considerata da tutte le istituzioni come una delle grandi priorità. La sicurezza sul lavoro impone leggi rigorose, controlli efficienti, sanzioni adeguate, ma anche un serio adeguamento normativo e organizzativo di tutto il processo lavorativo, compreso quello che coinvolge le ditte appaltatrici".
“L’incendio alla Comital avviene a distanza di pochi giorni da altri gravissimi infortuni prodottisi, in diverse aziende, per esplicite responsabilità delle imprese – aggiunge Bocchio - Troppe aziende, infatti, continuano ad eludere le norme e le azioni che possono rendere sicuro il lavoro impedendo gli incidenti gravi e mortali”.
Il Consigliere di AN-PDL fa poi notare come l’incidente della Comital abbia “diverse analogie con la strage della ThyssenKrupp di Torino. Si tratta, infatti, di un’azienda che è passata per diverse proprietà, l’ultima delle quali è costituita da un fondo di investimenti del gruppo De Benedetti, che hanno via via ridotto il numero di lavoratori occupati e hanno disinvestito anche nella sicurezza degli impianti”.

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