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sabato 3 ottobre 2009

Messina, un inferno di fango Almeno 18 morti, oltre 30 dispersi

E' una tragedia: devastata Giampilieri, già alluvionata nel 2007. Crolla palazzo a Scaletta. Senza casa in 400, zone ancora isolate, strade e ferrovie bloccate. Inchiesta della Procura

MESSINA - La pioggia porta morte e distruzione a Messina. Un fiume di fango e detriti ieri sera ha travolto paesi, abbattuto case, sradicato tratti di ferrovia. Un costone di roccia si è portato via una ventina di abitazioni a Giampilieri, 10 chilometri dal capoluogo. Il bilancio delle vittime parla di 18 morti e di 35 dispersi, anche se si tratta di numeri destinati purtroppo ad aumentare.

La Procura apre un'inchiesta. Molte frazioni sono ancora isolate. I soccorritori usano mezzi di fortuna, le ruspe faticano a raggiungere i centri più danneggiati. "Si scava anche a mani nude", ammette Guido Bertolaso, capo della Protezione civile. E avverte: "C'è il rischio di nuovi smottamenti". Il Consiglio dei ministri ha decretato lo stato di emergenza mentre la procura della Repubblica di Messina ha aperto un'inchiesta nei confronti di ignoti. L'ipotesi di reato è disastro colposo.

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