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giovedì 10 dicembre 2009

Nobel, il giorno di Obama pensando a King e Mandela

Nobel, il giorno di Obama le sue guerre e la voglia di pace NEW YORK - Martin Luther King, Nelson Mandela, Elie Wiesel. E' il "Pantheon" dei premi Nobel della pace a cui Barack Obama si è ispirato di più, alla ricerca delle parole giuste. Sono stati i suoi autori di riferimento, per il discorso che pronuncia oggi a Oslo nel ricevere il riconoscimento. E' l'intervento pubblico più difficile dall'inizio della presidenza, mette a dura prova la sua capacità di convincere.

Già quando fu annunciata la decisione del comitato norvegese, dal mondo si levò un coro di critiche. "Prematuro" era il giudizio più tenero. L'encomio sembrava un incoraggiamento e un omaggio alle buone intenzioni più che a risultati reali. Ma da allora la sua posizione si è fatta ben più difficile, l'immagine "pacifista" di Obama ha ricevuto un duro colpo. Una settimana fa il presidente ha annunciato l'invio di altri 30.000 soldati in Afghanistan.

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