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mercoledì 14 luglio 2010

Cosentino si dimette da sottosegretario Anm: i magistrati coinvolti vadano via

"Lascio il governo per concentrarmi sul Pdl in Campania". La decisione dopo un vertice con Berlusconi a palazzo Chigi, presente anche Verdini. Il deputato mantiene il ruolo di coordinatore del Pdl in Campania.

ROMA - Dopo un vertice a Palazzo Chigi con il premier, Nicola Cosentino si è dimesso da sottosegretario all'Economia. "Ho deciso di concerto con il presidente Berlusconi di rassegnare le mie dimissioni da sottosegretario per potermi completamente dedicare alla vita del partito, particolarmente in Campania, anche al fine di contrastare tutte quelle manovre interne ed esterne poste in essere per fermare il cambiamento", ha scritto in una nota e ha aggiunto: "Il presidente della Camera con solerzia degna di miglior causa, dopo che già per due volte proprio alla Camera dei Deputati analoghe mozioni erano state votate e respinte con larga maggioranza, così come anche una al Senato, ha ritenuto di volerle calendarizzare in tempi brevissimi basandosi quindi soltanto su indimostrate e inconsistenti notizie di stampa". E sempre in merito a Fini ha scritto: ''È risibile che l'onorevole Fini voglia far passare le sue decisioni come se derivassero da una sorta di
tensione morale verso la legalità quando si tratta soltanto di un tentativo, anche assai scoperto, di ottenere il potere nel partito tramite Bocchino". E poi l'attacco al 'circo mediatico' che lo perseguita: ''Contro di me - ha detto - è in atto da due anni una persecuzione dal solito circo  mediatico, da 'L'Espresso' a 'la Repubblica', probabilmente perché ho messo fine alle sconfitte del centrodestra in Campania''. Più tardi, ai microfoni del Tg2 Cosentino ha negato che a chiedergli le dimissioni sia stato Berlusconi. ''Assolutamente no - ha risposto -. Sono io che le ho offerte perché è diventata una situazione insostenibile'', ha spiegato.

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