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mercoledì 22 settembre 2010

Unicredit, il Cda sfiducia Profumo l'ad firma la lettera di dimissioni

Banche

Prima la voce secondo cui l'ad aveva lascia con una lettera ai consiglieri per evitare di spaccare il consiglio. Poi nuovi rumors: "Ha consultato i legali ed ha deciso di andare avanti". Infine di fronte alla volontà del consiglio il manager lascia. Le deleghe al presidente Rampl

MILANO - Un duro scontro fra i soci e la decisione di sfiduciare l'amministratore delegato Alessandro Profumo. Si conclude così la lunga giornata di Unicredit. Una giornata segnata da un giallo sulle dimissioni del manager e da una resa dei conti fra i consiglieri di amministrazione schierati con l'amministratore delegato accusato di aver aperto le porte della banca ai libici e chi ha voluto cogliere l'occasione per liberarsi di un personaggio, come ha detto lo stesso ad, "scomodo". Il consiglio ha votato all'unanimità, col solo voto contrario della consigliera indipendente Reichlin, di dare mandato al presidente Dieter Rampl di offrire ad Alessandro Profumo la risoluzione consensuale del rapporto a precise condizioni con le dimissioni contestuali.

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