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venerdì 22 ottobre 2010

Banca Arner multata da Bankitalia operazioni sospette per 32 milioni

MILANO - E alla fine arrivò l'Uif. L'Unità di informazione finanziaria di Banca d'Italia, la vera cellula di Via Nazionale preposta alla lotta contro il riciclaggio che dall'inizio del 2008 ha sostituito quello che era il vecchio Ufficio italiano cambi. Dopo la vigilanza e i commissari straordinari è toccato agli ispettori della Uif mettere piedi in Banca Arner e lo hanno fatto tra il 5 e il 7 maggio 2010 per svolgere gli accertamenti del caso. Non hanno proceduto di propria iniziativa, ma hanno semplicemente raccolto il lavoro dei commissari e della Vigilanza per redigere i loro "verbali di accertamento e contestazione per omessa segnalazione di operazione sospetta".
I rapporti sono stati inviati a Banca Arner ad agosto di quest'anno e sono finiti in mano all'ex amministratore delegato, Davide Jarach. Sarà lui, in solido con la banca, a dover pagare le sanzioni che in base alle nuove normative andranno dal 5 al 50 per cento del valore delle operazioni sospette. Il totale dei movimenti finanziari censiti dall'Uif ammonta a 32 milioni di euro, il che significa che le sanzioni potranno arrivare fino a 16 milioni di euro, non poco per la filiale italiana che dal 2003, l'anno dell'apertura, ad oggi non ha mai chiuso un esercizio in utile, ma una cifra non eclatante se si pensa che buona parte dell'operatività della banca era costituita semplicemente da un'attività di giroconti, ovvero di movimenti e passaggi di denaro da un conto all'altro, spesso senza vere e proprie motivazioni oppure senza la conoscenza da parte della banca dei reali beneficiari dei conti correnti.


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