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venerdì 21 gennaio 2011

Ruby, Bertone: più moralità e legalità Il Pd: 10 milioni di firme contro Berlusconi

Il cardinale: serve esempio alle famiglie. Bossi: per loro è facile parlare. Poi smentisce critiche. Membri Csm: accuse violente, così rischia la democrazia. Anm: in pericolo indipendenza pm



 






ROMA - «La Santa Sede segue con attenzione e in particolare con preoccupazione queste vicende italiane, alimentando la consapevolezza di una grande responsabilità soprattutto di fronte alle famiglie, alle nuove generazioni, di fronte alla domanda di esemplarità e ai problemi che pesano sulla società italiana». Così il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, interviene sul caso Ruby rispondendo a una domanda dei giornalisti. «La Chiesa spinge e invita tutti, soprattutto coloro che hanno una responsabilità pubblica in qualunque settore amministrativo, politico e giudiziario, ad avere e ad assumere l'impegno di una più robusta moralità, di un senso di giustizia e di legalità». Lei condivide il turbamento di Napolitano?: «Avete visto la nota del Quirinale pubblicata dall'Osservatore Romano», risponde il cardinale.


«Credo - ha aggiunto il cardinal Bertone - che moralità, giustizia e legalità siano i cardini di una società che vuole crescere e che vuole dare delle risposte positive a tutti i problemi del nostro tempo». Il segretario di Stato vaticano ha specificato che «la Santa Sede ha i suoi canali, le sue modalità di intervento e non fa dichiarazioni pubbliche». Bertone ha quindi espresso il suo richiamo a una maggiore moralità riprendendo l'appello già pronunciato sabato all'inaugurazione dell'anno giudiziario della Città del Vaticano.
Bersani: «Noi come Pd lanciamo un'iniziativa per dare voce a tutti italiani indignati. Dai primi di febbraio allestiremo 10mila gazebo per raccogliere 10 milioni di firme su un testo molto semplice: Berlusconi vai a casa - annuncia il segretario del Pd a Repubblica Tv - Io non faccio moralismi al netto dei reati e qui c'è un reato di prostituzione minorile. Se uno fa il regista di film porno non ho obiezioni ma Berlusconi ha tradito la Costituzione su cui ha giurato che chiede il rispetto da parte di chi ha cariche pubbliche dell'onorabilità e una coerenza tra comportamenti privati e pubblici». Bersani chiede a Berlusconi di «andare a difendersi davanti ai magistrati e non nelle sue tv o nelle tv di Stato. Berlusconi non può prenderci tutti per imbecilli e sono vergognose e inaccettabili i suoi attacchi alla magistratura. Davanti a Berlusconi Ben Ali ci fa un baffo. Da Berlusconi non possiamo aspettarci niente. Ci vuole un moto dell'opinione pubblica perchè non tutti gli italiani sono come lui. Dobbiamo scrollare la pianta perchè quelli stanno attaccati come una cozza allo scoglio».

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