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lunedì 19 settembre 2011

Berlusconi, la sfida dei pm a Napoli "Si presenti subito a rispondere"

Scaduta ieri la "finestra" offerta al capo del governo per essere ascoltato come teste nell'inichuesta sul ricatto di Lavitola-Tarantini di LIANA MILELLA

ROMA - Ancora una settimana shock per Berlusconi e il governo. Tra palazzi di giustizia, fibrillazioni interne e l'opposizione decisa a mandare a casa il Cavaliere. Il segretario del Pdl Alfano lo blinda a colpi di frasi-manifesto - "Lui non ha alcuna voglia di dimettersi", "Il Pdl dice no a larghe intese", "Vinceremo le elezioni nel 2013" - ma oggi ecco ad attendere il premier un doppio showdown giudiziario.

A Milano dovrà essere presente per la ripresa del processo Mills. Per starci, e dimostrare ai pm di Napoli che non fugge davanti ai giudici, ha disertato l'assemblea dell'Onu. Routine per Mills, mentre le sorprese potrebbero venire proprio da Napoli, dove il procuratore Lepore e i tre pm Woodcock, Curcio e Piscitelli sono ancora alle prese con l'interrogatorio come testimone da cui finora il Cav è scappato. L'ultima data utile, su quattro giorni, era ieri. Ma gli inquirenti sono pronti a fissarne una nuova se Berlusconi rinuncia alla pretesa di presentarsi con l'avvocato. Altrimenti non resta che l'accompagnamento coatto. Si aspetterà comunque mercoledì, quando il tribunale del riesame si pronuncia sulla competenza. 

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