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mercoledì 14 settembre 2011

Estorsione al premier, sentito Ghedini Intervento di Palma sui pm di Napoli

L'inchiesta

I magistrati che indagano su Tarantini e Lavitola offrono 4 giorni, dal 15 al 18 settembre, a Berlusconi. "Serve un incontro - dicono - la memoria difensiva non basta". Insorge il Pdl, che chiede un'ispezione. Il ministro per ora dispone ulteriori accertamenti in procura. Intanto il deputato-avvocato ascoltato come persona iformata dei fatti

 

La giornata si chiude con un intervento del ministro della Giustizia, Nitto Palma, contro i magistrati napoletani. E con la notizia che l'avvocato del premier, Niccolò Ghedini, è stato sentito a Roma dai pm Curcio, Piscitelli e Woodcock. Ha avuto un'escalation lo scontro tra il fronte berlusconiano e le toghe che indagano sulla presunta estorsione ai danni del premier da parte di Tarantini e Lavitola.

Le date. Il primo durissimo contrasto in mattinata, quando dalla procura di Napoli filtra l'indicazione di quattro possibili date per l'audizione di Berlusconi 1: dal 15 al 18 settembre. E' il capo della procura, Giandomenico Lepore, a dare la linea: "La memoria difensiva non basta - dice - nessun cittadino si può sottrarre a suo piacimento ai magistrati". Passano pochi minuti e le agenzie rilanciano l'ipotesi di un accompagnamento coatto, se il presidente del Consiglio dovesse sottrarsi ancora all'incontro (dopo il faccia a faccia saltato con la giustificazione della trasferta a Bruxelles e Strasburgo). Tocca allo stesso Lepore precisare: "L'ipotesi di costringere il premier a rendere testimonianza come parte lesa resta remota. E comunque dovremmo passare per la Camera". Nell'atto di citazione si sottolinea che la sua testimonianza del premier è "rilevante perché si tratta di un procedimento con persone detenute e avrà un peso significativo anche sulle decisioni che la stessa procura prenderà nei prossimi giorni, sia riguardo a Tarantini sia alla moglie".


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