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giovedì 22 settembre 2011

Milanese salvo per un pugno di voti Berlusconi: "Andiamo avanti"

Montecitorio dice no all'arresto del consigliere del ministro Tremonti: 312 contro 306. Sette i franchi tiratori nel centrodestra. Bossi: "Andiamo avanti giorno per giorno". E nel Pdl cresce l'insofferenza per il ministro dell'Economia: "Oggi era assente, comportamento immorale"

 

ROMA - Sei voti salvano il governo e Marco Milanese. Con 312 voti (7 i franchi tiratori nella maggioranza con Bossi che giura: "Non sono della Lega"), l'aula di Montecitorio dice no all'arresto del consigliere politico di Giulio Tremonti - accusato di associazione a delinquere, corruzione e rivelazione del segreto dai magistrati napoletani - e fa tirare un sospiro di sollievo a Berlusconi.  Che, a cose fatte, commenta: "Andiamo avanti, la maggioranza tiene". Anche se Umberto Bossi frena: "Non c'è nessun accordo con il premier 1per arrivare a gennaio 2012, andiamo avanti giorno per giorno".  
Il voto finisce 312 a 306  (la maggioranza richiesta era di 309). E si capisce subito che sono stati sette gli esponenti della maggioranza che hanno votato in difformità all'indicazione di dire "no" all'arresto. Ai 299 voti dei deputati dell'opposizione, infatti, si sono aggiunti altri 7 voti, arrivando al totale di 306 voti a favore della misura cautelare (il vicesegretario del Pd Enrico Letta ha votato anche se non è stato registrato). In Aula erano presenti tutti e 206 i deputati del Pd, 35 dell'Udc (assente Ricardo Merlo), 24 di Fli (assente Mirko Tremaglia), 22 dell'Idv, 5 dell'Api, 3 dell'Mpa (in missione Angelo Lombardo), 3 Liberaldemocratici più Beppe Giulietti del misto. Per un totale di 299 voti .

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DI BERLUSCONI


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