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giovedì 8 settembre 2011

Via libera con voto di fiducia al Senato Tafferugli davanti ai palazzi della politica

Manovra

Il sì  con 165 sì, 141 no e 3 astenuti. L'approvazione alla Camera entro fine settimana. Ma il centrodestra è sempre più lacerato. Ed esplodono le contestazioni di Cobas, Usb e indignados: al Senato, a Montecitorio, davanti a casa del premier. In serata torna la calma.

 


ROMA - Il via libera è arrivato, come previsto, alla vigilia del direttivo Bce che dovrà decidere se continuare a comprare titoli italiani. Con 165 sì, 141 no e 3 astenuti il Senato ha dato il via libera al maxiemendamento che riscrive la manovra economica. Un sì arrivato, ancora una volta, su voto di fiducia: la numero 49 del quarto governo Berlusconi. Il testo passa adesso, per la seconda lettura, all'esame della Camera dove il disco verde è atteso entro la fine della settimana. 

Le cifre. Con le correzioni, la manovra è arrivata a un importo complessivo di 54,2 miliardi. Le novità valgono 4,3 miliardi per l'anno prossimo, gettito che arriverà quasi interamente dall'aumento di un punto dell'iva. Tra le novità dell'ultima versione, anche il contributo di solidarietà del 3% per i redditi oltre i 300mila euro e l'anticipo al 2014 dell'avvio graduale dell'aumento dell'età di pensionamento delle donne nel settore privato. Più morbide invece le misure sul carcere per i grandi evasori. Niente sospensione condizionale della pena se sono stati evasi oltre 3 milioni di euro ma solo a una condizione: che l'evaso sia pari al 30% del fatturato. Una norma che Pd e Idv hanno ribattezzato "salva-premier".

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