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venerdì 30 dicembre 2011

Dieci anni di euro, aumenti medi del 53,7%

 
La moneta unica europea spegne dieci candeline, ma sarà una festa in tono minore, visti i prezzi. La denuncia arriva dal  Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori): dal 2001 – poco prima di salutare la Lira – a oggi, i costi dei beni e servizi di largo consumo sono schizzati alle stelle, con aumenti medi del 53,7% che hanno ristretto il potere d’acquisto delle famiglie del 39,7%.
"Un vero e proprio massacro per le tasche delle famiglie italiane", fra rincari delle tariffe, manovre economiche, caro-affitti, caro-carburanti. Una famiglia di 4 persone, secondo i calcoli fatti dalle associazioni dei consumatori su un paniere di circa 100 elementi, avrebbe subito una “eurostangata” di circa 10.850 euro. Qualche esempio: coni gelato a +159%, penne a sfera +207%, tramezzino al bar +192%, biscotti +113%, la lavanderia 109%, caffè+136%, pizza margherita +93%, jeans +95%, biglietto del bus di una metropoli come Milano +95%, messe in piega dal parrucchiere +63%.

“E l'ondata – spiega il comitato - non è finita, perché il recente scatto dell’aliquota Iva dal 20 al 21 per cento deciso dal governo produrrà un ulteriore incremento dei listini al dettaglio”.

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