Pagine

giovedì 22 dicembre 2011

Senato, Lega all'assalto Oggi la fiducia sulla manovra

E nel decreto milleproroghe deluse le richieste dei partiti

ALESSANDRO BARBERA
Roma
In apparenza la politica sembra ancora in piena attività. In realtà, deputati e senatori hanno già la valigia in mano, pronti per tornare a casa oggi stesso. Non appena votato l’ultimo sì alla manovra, nel pomeriggio Montecitorio e Palazzo Madama chiuderanno i battenti. Per la politica è arrivata l’ora della pausa natalizia. Ieri, in un’aula sonnecchiante, un attimo prima che Giarda prendesse la parola per chiedere la fiducia, i senatori del Carroccio hanno ravvivato il clima con fischietti di prima scelta. Lo sguardo smarrito del ministro ai rapporti con il Parlamento, ormai diventato il bersaglio preferito del Carroccio, ha trovato conforto solo quando Schifani lo ha invitato a tirar su di voce per compiere il fatidico rito. Vano il tentativo di fermarli: «Basta, è una vergogna, questo non è uno stadio! Ministro Giarda proceda!». «Signor presidente il governo pone la questione di fiducia!» e giù una selva di fischi. Spunterà anche un cartello in bianco su sfondo verde: «Governo ladro». Dai banchi del Pd: «Fascisti, non fate i cretini!». Dai banchi della Lega: «Fascisti siete voi!». Per farla breve, l’unica soluzione è stata la sospensione dei lavori.

Continua qui

 

Nessun commento:

Posta un commento