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venerdì 9 dicembre 2011

Vertice Ue, sfuma l'accordo a 27 Merkel: "Creeremo un'unione fiscale"

La posizione britannica, contraria a un rafforzamento delle istituzioni comunitarie, blocca il consiglio europeo di Bruxelles fino a tarda notte. Ma i paesi dell'eurozona (più altri sei) vanno avanti e raggiungono un'intesa: unione fiscale, riforma del fondo salva Stati e prestiti all'Fmi. Rinvio di sei mesi sugli eurobond di ALESSIO SGHERZA

 

BRUXELLES - Si va avanti a forza 23: sono infatti sfumate nel lungo vertice notturno dell'Ue le possibilità di coinvolgere tutti e 27 i membri dell'Unione in un accordo per un rafforzamento dei sistemi di salvataggio economico e delle istituzioni comunitarie. Insormontabili le differenze tra Gran Bretagna, da una parte, e Francia e Germania, dall'altra. Si va quindi verso un accordo tra i 17 paesi dell'Eurozona più altri sei paesi 'volontari'. In particolare, l'intesa riguarda unione fiscale, riforma del fondo salva Stati e prestiti all'Fmi.

"Se oggi è nata un'Europa a due velocità è colpa della Gran Bretegna". Ad attribuire la responsabilità a Londra è il presidente francese Nicolas Sarkozy: "Non abbiamo trovato un accordo sulla modifica dei trattati a 27 a causa delle condizioni inaccettabili", poste dal premier inglese David Cameron. La 'condizione inaccettabile' è un
protocollo che avrebbe esonerato il Regno Unito dall'applicazione delle regole sui servizi finanziari.

 

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