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venerdì 2 marzo 2012

Tornano le barricate sulla A32

Autostrada devastata; feriti giornalisti del Tg3, a fuoco mezzi Sitaf, divelto il guardrail. Poi tutti a casa

Maurizio Tropeano, Claudio Laugeri
inviati a Bussoleno
La doppia piazza televisiva di Formigli e Santoro che trasmettono alla stessa ora, nello stesso posto, anche se ai lati opposti a fianco del centro polivalente di Bussoleno, e le manifestazioni di solidarietà inscenate in mezza Italia, permettono ai leader del movimento No Tav di iniziare a diversificare le tattiche di opposizione.

Non cambia l’obiettivo finale - sospendere i lavori - e nemmeno la tattica - nuove barricate sono state piazzate ieri sera sull’A32 - ma la valle ribolle e per abbassare la temperatura serve tempo. Però ormai è chiaro che le chance dei No Tav non si possono limitare allo scontro muscolare con le forze dell’ordine. Il percorso non può essere immediato, ma è necessario per tenere insieme la rete politica e sindacale che sostiene questa lotta e che vorrebbe un movimento in grado di isolare gli estremisti. I blocchi del traffico restano uno degli strumenti di questa protesta, ma alla fine dell’assemblea di ieri sera si è iniziato a parlare di un altro blocco in grado di paralizzare tutte la valle: «È arrivata l’ora di proclamare lo sciopero generale», ha detto Maurizio Piccioni, tra gli applausi di un migliaio di persone.

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