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venerdì 27 aprile 2012

Lavitola: «I 5 milioni chiesti a Silvio? È in debito di riconoscenza verso di me»

Io ero il consulente di Finmeccanica. Con loro avrei potuto guadagnare sette, otto milioni di euro

NAPOLI - Finmeccanica? «Io ero il loro consulente... Con loro avrei potuto guadagnare sette, otto milioni di euro». Silvio Berlusconi? «Ero il suo consigliere politico alla faccia di Letta e Ghedini». Eccole le prime rivelazioni dal carcere di Poggioreale di Valter Lavitola. Ecco il verbale che serve a far capire quale sarà la difesa del faccendiere finito in cella per corruzione internazionale e false fatturazioni per ordine dei giudici di Napoli. Ma anche perché accusato a Bari, proprio in concorso con l'ex premier, di aver indotto l'imprenditore Gianpaolo Tarantini a mentire nell'inchiesta sulle escort portate alle feste del Presidente. Parla Lavitola, si dice disposto a collaborare e mostra di voler affrontare ogni dettaglio dei suoi rapporti con l'azienda di Stato specializzata in sistemi di difesa, tanto che i pubblici ministeri lo invitano più volte a limitarsi a rispondere alle domande. Ma anche il suo legame con Berlusconi e il suo ruolo rispetto al governo da lui guidato.

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