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lunedì 30 aprile 2012

Piano segreto Monti-Merkel road map parallela per la crisi

Trattativa per un patto su rigore e crescita. Approvazione in contemporanea dei due Parlamenti del "fiscal compact". L'obiettivo è orientare i tedeschi verso gli eurobond e lo scorporo dal deficit degli investimenti

 

di FRANCESCO BEI
UN'ITALIA più tedesca sul rigore, una Germania più italiana sulla crescita. È questa doppia metamorfosi l'obiettivo di una serrata trattativa segreta sull'asse Roma e Berlino. Un asse che potrebbe portare, nel giro poche settimane, alla più spettacolare operazione di marketing politico europeo dai tempi dei Trattati di Roma: la sincronizzazione dei processi di ratifica del Fiscal Compact e del Fondo Salva Stati (Esm) nel parlamenti di Roma e Berlino. Lo stesso giorno. Con la stessa maggioranza larga di unità nazionale. Con Mario Monti e Angela Merkel riuniti insieme ad assistere all'evento, incorniciato da una "dichiarazione solenne" sul comune destino europeo. Per mostrare ai mercati l'immagine di un'Italia definitivamente avviata alla disciplina di bilancio, con biglietto di sola andata. Per insinuarsi nella crisi dei rapporti tra Francia e Germania, favorita dall'ascesa di Hollande all'Eliseo, e sostituire Parigi nel rapporto privilegiato con Berlino. Ma anche per lasciarsi finalmente alle spalle "il rigore cieco" e puntare davvero a un nuovo patto per la crescita, un "Growth Compact" dopo il famigerato "Fiscal Compact".
 

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