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venerdì 25 maggio 2012

I Coldplay stregano Torino e l'Olimpico esplode di luci

Quarantamila fan in delirio per l'unica data italiana del tour. Uno show ad alta dose di tecnologia, in cui il pubblico diventa protagonista grazie ai braccialetti colorati che si illuminano a ritmo di musica di CARLO MORETTI

TORINO  -  Luci allo Stadio Olimpico di Torino. Quarantamila luci intermittenti e colorate, tutte in sincrono con la musica dei Coldplay. A volte anche la musica può diventare una questione di polso: quarantamila polsi, tanti quanti i braccialetti distribuiti all'ingresso per il concerto della band londinese, unica tappa italiana del loro tour mondiale. "Usate i braccialetti, fanno parte dello spettacolo", avverte all'inizio il maxischermo. Nel 1982 in questo stesso stadio Mick Jagger fece il suo colpo di teatro con i Rolling Stones indossando la maglia azzurra numero 20 di Paolo Rossi, il giorno prima della finale vittoriosa della nazionale italiana ai Mondiali di Spagna. Trent'anni e molta tecnologia dopo, Chris Martin, Jonny Buckland, Guy Berryman e Will Champion trasformano il rock in una esperienza multisensoriale e il pubblico in protagonista ed elemento fondamentale di una scenografia da brividi: uno stadio pulsante di musica e tecnologia, magari semplice ma fino a ieri irrealizzabile. Comandati a distanza e in sincrono con quanto accade sul palco, i braccialetti si illuminano solo su alcune canzoni, un mix sorpendente tra tecnologia e romanticismo rock.


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