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giovedì 12 luglio 2012

Il signor aggiustatutto è il mestiere della crisi

Dal cappotto al frigo: il nuovo boom delle riparazioni. Gli elettrodomestici sono la new entry del riuso: i clienti sono disposti a spendere di più. Si fa per necessità o scelta: oltre alla difficoltà economica incide una diversa coscienza ecologista

 

di PAOLO GRISERI
DI FRONTE alla crisi, l'Italia corre ai ripari. Rammenda, rattoppa, riusa, crea gruppi di incontro. Segue un'idea nata ad Amsterdam e ormai diffusa in tutta Europa. Il recupero di ciò che si ritiene erroneamente inutile farebbe risparmiare agli italiani 11 miliardi all'anno, più della spending review. Ripartire da ciò che è stato rifiutato per fare economia?

Si riusa tutto, sempre di più. Come Pinocchio che, spinto dalla fame, si accontentò anche di mangiare il torsolo della mela. Giuliano Andreucci è il responsabile di Zyp, una sessantina di negozi, soprattutto a Roma e provincia, che ripara abiti. "Ultimamente il nostro fatturato è in aumento - rivela - e naturalmente si adatta alle caratteristiche dei diversi quartieri". Se nelle zone della Roma povera, come il Quadraro, "si riparano i cappotti della nonna", a Prati "si fa l'orlo ai capi pret-à-porter". Ma prima della crisi l'orlo si faceva al Quadraro e a Prati si andava dal sarto a comperare il vestito su misura. 


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