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giovedì 18 ottobre 2012

"Mio fratello e altre 160 vittime innocenti Napoli è in guerra, non fate finta di nulla "

L'ultimo episodio qualche giorno fa: un trentenne ucciso per errore da killer dei clan. Pasquale Scherillo, fratello di un ragazzo ammazzato quasi allo stesso modo otto anni fa, ha scritto a Repubblica.it: "Ribelliamoci alla paura e al coprifuoco imposti nei nostri quartieri"

di CLAUDIA MORGOGLIONE

NAPOLI - L'ultima vittima innocente dell'infinita guerra di camorra partenopea si chiama Pasquale Romano: studente trentenne ucciso a Marianella 1- zona Nord della città - alle 22 di lunedì scorso. Bersaglio incolpevole di un errore di persona 2, commesso da killer che solitamente vanno in giro ad ammazzare i rivali, su ordine dei clan, con armi in pugno e tanta cocaina in corpo. Una tragedia, la sua, che non colpisce solo la famiglia, gli amici, i residenti del comune limitrofo di Cardito 3 in cui risiedeva. Perché Pasquale "è solo l'ultimo agnello sacrificale di una lunga serie. Prima di lui, in Campania, altre 160 persone sono morte in maniera analoga: gente perbene freddata per sbaglio, o caduta nel fuoco incrociato di bande che sul territorio agiscono indisturbate. Molti non se ne rendono conto, ma da queste parti, anche se in teoria siamo in tempo di pace, si vive in trincea. Ed è ora di dire basta, di ribellarsi, di uscire dall'assuefazione e dire 'no'".

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