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mercoledì 9 gennaio 2013

È polemica sul redditometro

Fassina: «Colpiti i piccoli evasori» Il Pdl: «Si crea uno Stato di polizia»
 
Esplode la polemica sul redditometro, lo strumento messo a punto dall’Agenzia delle Entrate per valutare la congruità tra i redditi dichiarati, a partire da quelli 2009, e le spese effettuate dagli italiani.

COME FUNZIONA
Sono oltre un centinaio le voci di spesa rilevanti ai fini del redditometro, 11 tipologie di famiglie, 5 macroaree geografiche. Il redditometro incrocia dunque tutti questi diversi fattori per stabilire se la dichiarazione dei redditi è fedele oppure no. È possibile “anticipare” le mosse del Fisco con un auto-controllo. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è infatti disponibile, ormai da qualche tempo, il Redditest, che consente a ciascun contribuente di inserire i vari dati sulle spese e verificare se il reddito dichiarato è coerente con le spese affrontate. Ma anche successivamente all’accertamento “sintetico” si potrà dimostrare che la spesa contestata è stata effettuata con risparmi del passato, con redditi esentasse o da parte di soggetti diversi dal contribuente. È possibile dimostrare al Fisco che l’ammontare della spesa è diverso da quello contestato.

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