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lunedì 14 gennaio 2013

Il boom dei simboli: sono 215. E (quasi) tutti ci mettono il nome

Tra i «big» solo Bersani fa eccezione. Ora l'esame del Viminale Il numero dei contrassegni salito del 15% rispetto al 2008

(LaPresse)(LaPresse)
ROMA - La bacheca del Viminale è strapiena: sono 215 i simboli presentati per questa tornata elettorale del 24 e 25 febbraio. Un mini-boom del contrassegno pari al più 15 per cento: alle politiche del 2008 erano «solo» 181. Dopo la scrematura ne furono accettati 153. Entro domani il ministero dell'Interno deciderà chi sarà ammesso, respinto (ma esiste sempre il ricorso in Cassazione) o rimandato: in questo caso il «concorrente» avrà 48 ore di tempo per riproporsi con le modifiche richieste. Perciò la corsa di molte compagini «tarocche» potrebbe finire qui. O incagliarsi alla tappa successiva, quella della raccolta delle 30 mila firme, da cui sono esentati i partiti già presenti in Parlamento da inizio legislatura. Poi domenica 20 e lunedì 21 verranno presentate le liste.

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