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lunedì 28 luglio 2014

Novara, la ripresa non c’è: i numeri della crisi condannano bar e negozi

Dopo l’industria, difficoltà anche per turismo e commercio
 
Novara
«Altro che ripresa: siamo in piena emergenza. Il commercio va male ma anche il settore del turismo, nel Novarese, fa registrare un boom di chiusure per bar e ristoranti»: la Confesercenti lancia l’allarme e conferma la situazione di piena difficoltà nei primi sei mesi del 2014.


I soli dati positivi
Gli unici due dati positivi riguardano le vendite on line e gli ambulanti. Il commercio in internet conta 79 aziende di cui venti a Novara con un aumento di quattro società (due nel capoluogo) rispetto al 2013. Il saldo è positivo anche per chi lavora nei mercati: «Ma il dato non deve ingannare, spesso si tratta di giovani senza lavoro che tentano l’attività perché ha pochi costi di avvio» avverte il direttore della Confesercenti Luigi Minicucci.

Chi va male
Gli altri numeri, invece, sono preoccupanti. Anche nel settore del turismo su cui tanto si punta per dare uno slancio diverso all’economia provinciale. I ristoranti del Novarese erano 1.104 ma in sei mesi 25 hanno chiuso mentre i bar sono passati da 1.050 a 1.028. Nel capoluogo entrambi i settori hanno perso sei aziende ciascuno.
Chi va peggio di tutti, però, è il commercio tradizionale. Il saldo in rosso, in soli sei mesi, è di 63 negozi di cui ben ventitrè a Novara: hanno chiuso in 115 e aperto 52 nuove attività. 

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