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venerdì 8 agosto 2014

L'embargo russo costa 700 milioni all'economia italiana

Si salvano solo gli alcolici che valgono 375 milioni di esportazioni all'anno perché nel 2011 l'oligarca Tariko ha rilevato il 70% del gruppo Gancia. Basta alla vendita di pasta e carne. In difficoltà Perfetti, Ferrero e il Gruppo Cremonini fornitore di McDonalds nella Federazione

 

MILANO - Pasta, olio, carne e pesce addio. Con l'embargo decretato dalla Russia nei confronti dei prodotti agroalimentari provenienti da paesi dell'Ue, dagli Usa, ma anche da Australia, Canada e Norvegia, l'Italia perde un mercato che cresce al ritmo del 10% annuo e che nel 2013 valeva già oltre i 700 milioni di euro. Una preoccupazione in più per un Paese tornato in recessione dopo appena sei mesi e che tra le causa del declino economico indica ai primi posti l'export. 

 

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