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martedì 14 ottobre 2014

Ragusa scriveva al marito: "Non ne posso più di come ti comporti"

Spuntano due lettere che la donna, scomparsa nel gennaio 2012, avrebbe scritto al marito Antonio Logli

Nuovo colpo di scena nel caso di Roberta Ragusa, la donna scomparsa nel gennaio 2012. Emergono due lettere, messe agli atti dai carabinieri, che la donna avrebbe scritto al marito Antonio Logli. La prima risale al Natale del 2006: "Per queste feste, e in vista del nuovo anno, voglio farti un augurio speciale - scriveva la Ragusa -: di trovare quella serenità che sempre ti sfugge, di "smussare gli spigoli", di sorridere di più. Penso che non ti manchino i motivi. Due di loro si chiamano (...) e (...) e, se conta ancora qualcosa, ci sono anche io".

Nella seconda lettera la donna scrive: "Mi sembra davvero strano ritrovarmi nella necessità di parlarti con parole scritte. A voce non è più possibile oramai, dato che quando io entro nel letto tu già dormi e quando tu ti alzi io dormo ancora. Non c'è mai tempo, scivola, scorre via come sabbia tra le dita questo tempo. Non c'è tempo per parlare, per ascoltare, per capire, non c'è tempo per sentire i mutamenti del cuore, non c'è tempo per cogliere l'essenza, l'attimo della vita. Tu non ti accorgi che io vivo la vita fuori dalla mia vita e che i miei occhi guardano occhi che non guardano i miei. Sono stanca, stanca, stanca... sono stanca dei soliti battibecchi sui soliti quotidiani argomenti, stufa di chiederti quello che qualsiasi compagno con un po' di buonsenso capirebbe al volo".
 
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