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martedì 25 novembre 2014

Ferguson, il poliziotto non sarà incriminato. Riesplode la rabbia, agente ferito da uno sparo. Proteste anche a New York: chiusi tre ponti

Per il Gran giurì non ci sono prove per processare Darren Wilson che aveva ucciso il 18enne di colore Michael Brown. Il padre: «Sono devastato». Violenti scontri con le forze dell’ordine. Manifestazioni nella Grande Mela. Obama: «Accettare il verdetto»

inviato a New York
Niente incriminazione a Ferguson, città in fiamme. L’inchiesta sull’uccisione del ragazzo nero Mike Brown da parte del poliziotto bianco Darren Wilson ha seguito il percorso che era stato anticipato dalle indiscrezioni venute da alcuni giurati, e la violenza razziale è tornata ad esplodere nelle strade. Alle otto di ieri sera, quando in Italia erano le 3 del mattino, il procuratore della St. Louis County, Bob McCulloch, ha annunciato che il Grand Jury convocato per giudicare il caso aveva deciso di non incriminare l’agente, in sostanza perché aveva sparato per legittima difesa. La protesta è subito esplosa, con auto e negozi incendiati, saccheggi, spari. Inutile l’appello del presidente Obama alla calma.

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