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venerdì 19 dicembre 2014

Psicologa uccide il marito e lo fa a pezzi con la motosega.

Ha fatto a pezzi il corpo del marito e poi sparso i resti in giro per Città del Messico. Poi ha cercato di farsi ricoverare in un istituto psichiatrico per evitare il processo

Una psicologa è nei guai dopo che la polizia l'ha accusata di aver ucciso il marito, facendone a pezzi il corpo con una motosega e occultando i resti in diverse buste di plastica sparse in tutta l'area metropolitana di Città del Messico.
Dopo il delitto la donna, Maria Alejandra Lafuente Casco, ha mandato messaggi dal cellulare del marito ai famigliari, per depistare le indagini. Lo scorso 6 novembre, la polizia ha rinvenuto il tronco decapitato e senza arti di un uomo a Cuautehmoc, una delle sedici aree di Città del Messico. Poche ore più tardi sono state ritrovate in un'altra zona della città altri resti: gambe e braccia, prive delle mani e dei piedi. La testa e ciò che rimaneva di mani e piedi vennero ritrovati nei pressi della casa della coppia, insieme ad una sega elettrica, lo strumento con cui la donna avrebbe fatto a pezzi il corpo. La perizia del medico legale ha stabilito che i resti appartenevano alla stessa persona e ha permesso di risalire all'identità del morto, il 41enne Allan Carrera Cuellar. Inchiodata da prove schiaccianti, la psicologa ha provato inutilmente a sfruttare le sue conoscenze per farsi ricoverare in una clinica psichiatrica e sottrarsi al carcere. Ora la killer dalla faccia d'angelo si trova in cella. Il procuratore l'ha accusata di omicidio premeditato aggravato dal legame di parentela.

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