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giovedì 1 gennaio 2015

Siria, su YouTube video di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo: "Siamo in pericolo"

Le due cooperanti rapite il 31 luglio in una breve clip datata 17 dicembre: "Portateci a casa". La Farnesina non conferma l'autenticità del filmato. Esponente di Al Nusra alla Dpa: "Sono in mano nostra"

ROMA - Il capo coperto dal velo e vestite di nero. In mano un cartello con la data del 17 dicembre 2014. E un messaggio di 23 secondi in cui dicono di essere Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due cooperanti italiane rapite in Siria e di cui non si hanno notizie dal 31 luglio scorso. Così, in un video messo su YouTube ieri, 31 dicembre, le due giovani chiedono aiuto per tornare a casa, perché in "grave pericolo". La Farnesina, però, non conferma l'autenticità delle immagini. "Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in grave pericolo e potremmo essere uccise. Il nostro governo e i mediatori sono responsabili delle nostre vite", dice in inglese con un forte accento italiano la prima delle ragazze, tenendo gli occhi bassi. Le due sarebbero ostaggio dei qaedisti del fronte Jubath al-Nusra e non dei miliziani dello Stato islamico come si era temuto a lungo, come detto da un esponente del gruppo e da un rappresentante dell'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Non ci sono parole per il video" è stato il commento del papà di Vanessa. "Abbiamo visto quelle immagini, le prime immagini di Vanessa e Greta da mesi, sembra stiano abbastanza bene anche se in una condizione difficile", ha detto Salvatore Marzullo, che ha aggiunto: "Siamo contenti di averle viste, siamo ottimisti".

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