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lunedì 16 febbraio 2015

Dal 13 aprile i tagli annunciati dalle Poste: la rivolta dei piccoli Comuni che minacciano il ricorso al Tar

Sindaci e abitanti dei paesi contro l’annunciato piano di riduzione degli sportelli

Nell’Alessandrino cinque sportelli delle Poste dovrebbero chiudere già a metà aprile

Alessandria 
Cittadini e amministratori locali della provincia di Alessandria sul piede di guerra contro la chiusura e la riduzione degli orari degli uffici postali, anticipata da La Stampa e prevista ad aprile. Fra chi abita nei paesi dove la Posta è destinata a sparire già si parla di disagi e si chiedono iniziative ai sindaci.

Ricorso al Tar
Da Alluvioni Cambiò parte l'idea di un ricorso al Tar o di una class action contro il piano di Poste Italiane, mentre il Comune di Predosa è pronto a mettere i suoi soldi nell’ufficio postale di Castelferro, che potrebbe chiudere i battenti, come gli altri, da metà aprile.

Battaglia in Regione
In Regione, il consigliere Walter Ottria ha presentato un ordine del giorno per chiedere al ministero del Tesoro di riesaminare la razionalizzazione.

I tagli previsti
Dal 13 aprile dovrebbero chiudere Pozzengo (Mombello Monferrato), San Martino (Rosignano), Alluvioni Cambiò, Castelferro (Predosa), Pollastra (Bosco Marengo). A orario ridotto San Giuliano Nuovo, Alfiano Natta, Coniolo, Casalbagliano, Sala Monferrato, Serralunga di Crea, Odalengo Grande, Frascaro, Rivarone Montecastello, Treville, Olivola, Alice bel Colle, Carezzano, Castelnuovo Bormida, Gamalero, Garbagna, Lerma, Melazzo, Prasco, Castellar Guidobono, Volpeglino, Paderna, Cerreto Grue. Poste Italiane ricorda che il piano è stato valutato positivamente dall’Agcom poiché rispetta i criteri previsti dalla legge.

Fonte 
 

Servizi sociali, arrivano i tagli la Asl riduce i fondi del 40%

 

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