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venerdì 27 marzo 2015

Airbus, Lubitz lasciato dalla fidanzata e malato: non doveva volare. Il 10 marzo l’ultima visita medica

Nella casa della famiglia del copilota trovato un certificato medico stracciato. I giornali tedeschi: era depresso e seguiva cure psichiatriche, ma lo teneva nascosto. L’ospedale di Dusseldorf: «In cura da noi ma non per la depressione»

Dietro alla tragedia dell’Airbus c’è un mix di bugie, depressione e misteri. Andreas Lubitz, il copilota 27enne, martedì non avrebbe dovuto essere sul volo 9525 perché era in malattia. Quel malessere era stato messo nero su bianco da un medico, ma il certificato non è mai stato presentato alla Germanwings. Lo hanno trovato oggi, strappato, gli inquirenti che stanno indagando nel suo passato. E non è tutto. I documenti rivelano che Lubitz stava seguendo delle terapie psicologiche. E anche questo all’insaputa della compagnia. Depressione, appunto. Un male che lo aveva già colpito in passato e ora spiegherebbe almeno in parte la decisione di uccidersi.

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