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sabato 30 maggio 2015

Chiusi i distributori Tamoil sull’A26 tra Ovada e Santhià: 110 km d’autostrada senza un benzinaio

All’area Bormida Est un cartello giallo avverte: per fare rifornimento bisogna sobbarcarsi ancora 80 km fino all’area Cavour, verso Aosta; 55, per Sesia, direzione Lago Maggiore



Ovada (AL)
«E adesso, che faccio?». Carreggiata Nord dell’A26, tra il casello di Ovada e quello di Alessandria Sud. All’improvviso, nel quadro, si accende la spia gialla della riserva. L’area di servizio Bormida Est, a Castellazzo, è a portata di serbatoio, ci si arriva in dieci minuti e 30 km. La brutta sorpresa – per chi, distratto, si perdesse le segnalazioni sui pannelli luminosi che intervallano l’autostrada (ieri, a dire il vero, indicavano solo i lavori in corso) – è che di carburante, qui, non c’è traccia dall’8 gennaio. Sotto la maxi tettoia, la ventina di pompe targate Tamoil (l’insegna è coperta da una striscia nera) sono «incerottate». 

Automobilisti smarriti
Su una Peugeot, due ragazze reduci da un addio al nubilato si guardano intorno indecise sul da farsi. Un cartello giallo mette paura: per fare rifornimento bisogna sobbarcarsi ancora 80 km fino all’area di servizio Cavour, se si va verso Aosta; 55, per Sesia, direzione Lago Maggiore. Chi fosse in emergenza può solo uscire dall’autostrada. Lo suggerisce il cartello sulla porta sbarrata del vecchio shop: casello di Alessandria Sud e, da lì, 5 km fino al distributore Union. È quello il più vicino da quando la Tamoil, come spiegano dalla sede di Autostrade, ha deciso di uscire di scena da tutta la rete, rifiutando la proposta di proroga dell’affidamento (in itinere c’è la revisione delle concessioni e un piano di razionalizzazione delle aree di servizio). 

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