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martedì 15 settembre 2015

Liguria, diluvio e rabbia: Bisagno a 40 centimetri da un’altra esondazione

Genova - Una notte di terrore, l’ennesima. Una notte con il naso all’insù, a guardare con apprensione quel muro d’acqua calato da un cielo schiarito solo da una marea di fulmini: oltre 28 mila in poche ore. Così la Liguria si è svegliata nuovamente in ginocchio, con il fango alle ginocchia (e talvolta anche oltre). Solo il fatto che il terreno non fosse già intriso d’acqua ha permesso di evitare la catastrofe, però i danni sono ingenti. E però, si è sfiorata (42 centimetri dal disastro, fonte Arpal) la tragedia: il Bisagno è andato a tanto così dall’esondare all’altezza di Borgo Incrociati. E a quel punto la situazione sarebbe stata davvero drammatica. Si sarebbe nuovamente rischiato l’allagamento del centro di Genova fino all’inizio di via XX Settembre. Compresa piazza della Vittoria, dove è ancora in corso il frequentatissimo Oktoberfest.
 

 
Ci sono interi paesi devastati. Tanto che la Regione si è già attivata per chiedere al Governo lo stato di emergenza. E siamo solo all’inizio di un autunno che già non promette nulla di buono. Sì, torna l’incubo alluvione. Che ormai sta prendendo una cadenza drammaticamente costante: un calice terribilmente amaro da bere una volta all’anno, quando va bene. A Genova è chiusa per danni la scuola Andersen, mentre alla Manfredi l’attività sarà limitata ad alcune aule. Chiuse anche alcune provinciali nel Genovesato.
 
 
  

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