Le raffiche di mitra, le urla, la fuga tra i cadaveri davanti al Bataclan e l’immagine di una donna appesa alla finestra implorante aiuto. Il video del venerdì dell’orrore girato da un testimone e rilanciato dai media di tutto il mondo si chiude con uno zoom sulla ragazza vestita di nero sorretta per le braccia da un uomo, al terzo piano dell’edificio che ospita la sala concerti trasformatasi in mattatoio: «Sono incinta – grida tenendosi aggrappata con la forza della disperazione – Aiutatemi».
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