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mercoledì 23 marzo 2016

Attacco a Bruxelles, forse italiana tra le vittime. Quattro nel commando: 3 kamikaze, uno in fuga

Il procuratore federale: "Solo due di loro sono stati identificati, i fratelli El Bakraoui". Nyt: "Per Khalid Interpol aveva diramato un'allerta di livello rosso". Il terzo uomo nelle immagini dell'aeroporto non è Najim Laachraoui, ritenuto l'artificiere della cellula. Verifiche su due italiane: una è ex funzionaria dell'Efsa, dispersa. Trovata un'altra vittima sotto le macerie, i morti sono 32

BRUXELLES - Due luoghi colpiti. L'aeroporto di Bruxelles e la metropolitana. Secondo la procura, sono quattro i terroristi coinvolti negli attentati: tre sono morti da kamikaze, il quarto - l'uomo con il cappello e la giacca bianca nella foto diffusa dalla polizia - è in fuga. Una quinta persona, arrestata ieri a Scharbeek, è sotto interrogatorio.

Dei tre kamikaze, solo due sono stati identificati: i fratelli El Bakraoui, Ibrahim, che si è fatto esplodere all'aeroporto Zaventem, e Khalid che invece si è ucciso nella metropolitana. Né il secondo kamikaze dell'aeroporto, né l'uomo in fuga sono stati identificati. Lo ha confermato il procuratore federale del Belgio, Frederic Van Leeuw, durante l'incontro con la stampa.  


Khalid El Bakraoui ha attivato la bomba mentre si trovava nel secondo vagone di un treno che proveniva dalla stazione di Schuman (che serve direttamente le sedi della Commissione europea e del Consiglio europeo, nonché di altre grandi istituzioni e media) in direzione della stazione di Arts-Loi. Come anticipato da Repubblica i fratelli El Bakraoui, 27 e 30 anni, pregiudicati per rapina e già ricercati per legami con la rete terroristica coinvolta negli attacchi di Parigi, sarebbero i due terroristi sfuggiti al blitz delle forze speciali nell'appartamento di Forest, quartiere multietnico nell'ovest di Bruxelles (FOTO).

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