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venerdì 2 settembre 2016

Il Pavese sprofonda di 2 millimetri l’anno

l docente: «Tra l’Oltrepo e la pianura scorre una faglia che si sta muovendo. E che fa aumentare i rischi di terremoto»



PAVIA. Si muove la terra pavese. Lievi movimenti che comportano l’abbassamento del Pavese e l’innalzamento dell’Oltrepo. E che costringono i geologi a chiedere più attenzione e maggiore prevenzione. «È una questione di qualche millimetro, esattamente di circa due all’anno», precisa Gianfrancesco Peloso, geologo e già docente di geologia applicata alla facoltà di ingegneria dell’università di Pavia. Ma sono sufficienti, aggiunge, a spiegare i movimenti franosi, legati appunto all’instabilità del suolo. Una situazione che costringe a non sottovalutare eventuali rischi sismici.

Ed è attenzione per quella faglia che delimita la zona Oltrepadana da quella del Pavese e che è «espressione di una tettonica piuttosto complessa che interessa tutta l’Italia del nord». «Due blocchi, strisciando l’uno contro l’altro, generano energia che, sprigionandosi, determinano terremoti - sostiene Peloso -. Una situazione in evoluzione e da tenere sotto controllo. I movimenti, sono minimi, ma, sommati nel tempo, potrebbero causare criticità. Per questo, soprattutto in Oltrepo, sarebbe necessario costruire e ristrutturare seguendo le norme antisismiche».

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