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giovedì 10 novembre 2016

Secondo alcuni geologi il terremoto si sta spostando verso Nord, ecco il motivo…

Il terremoto secondo i geologi si sta spostando verso Nord e non è prevedibile cosa potrebbe accadere in caso di nuove scosse, anche superiori alla magnitudo 5.9 che ha colpito le Marche e la magnitudo 6.9 della scossa delle 7:40, perché si è attivata una faglia, ma ce ne sono altre “silenziose”.

Questo allerta è stato lanciato da esperti e geologi. “C’è la possibilità di avere aftershocks. Non sorprendiamoci se ci saranno altri episodi di magnitudo 4 o 5”, spiega il sismologo dell’Istituto nazionale di Goegisica e Vulcanologo, Alfredo Amato. “Tutto l’Appennino centrale è un’area sottoposta a una stiramento crostale continuo che si può misurare. Quest’aerea va dall’Adriatico al Tirreno e si stira a una velocità di 5 millimetri l’anno, ciò significa che ogni 100 anni ci sono 50 centimetri di deformazione. Le faglie sono ferme a che resistono a questo stiramento e poi si muovono a seconda del ciclo”.

Più le fratture sono estese, più la magnitudo è potete. “Il fatto che quella deformazione venga rilasciata a pezzi, con fratture non lunghe, è una fortuna. Vuol dire che si rompe un po’ alla volta. In genere sui 15-25 chilometri. Per fare un paragone, il terremoto in Irpinia avvenne per una faglia di 50 Km”.

“In tutte le aree interessate dalla scossa la magnitudo massima potrebbe arrivare tra 6 e 6,5. Mentre in Abruzzo si può arrivare fino a 7. Sempre che si rompa solamente una faglia. Ci sono molte variabili in gioco, come la frequenza, la profondità e molto altro”, dice sempre Amato.

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