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martedì 27 dicembre 2016

COSA NON TORNA SULL'INCIDENTE RUSSO

Aereo Armata Rossa caduto, quattro le ipotesi sul disastro. Escluso per ora il terrorismo. Il mistero di audio e giubbotti

 

Quattro versioni difficili da accettare. Quattro versioni - dove è esclusa quella del terrorismo - che vanno lette come le uniche ipotesi finora avallate dal governo russo sui motivi della tragedia del volo Tu-154. 

 

Il giorno di Natale l' aereo militare decollato da Sochi, e diretto in Siria con 92 persone a bordo tra cui il celebre e prestigioso Coro dell'Armata Rossa, è precipitato nel mar Nero al largo di Sochi. Il velivolo, del 1983, sarebbe precipitato pochissimi minuti dopo il decollo, tanto che non era ancora in quota. Inizialmente il governo di Mosca ha incluso la possibilità di un sabotaggio - viste le possibili ritorsioni per l'impegno siriano - ipotesi negata però nelle ultime ore perché da accertamenti non ci sarebbero "indicazioni che facciano pensare ad un attentato".

Le quattro piste ancora in piedi restano, secondo i ministri del Cremlino, "corpi estranei nel motore, carburante di scarsa qualità con conseguente perdita di potenza, errore "umano" dei piloti o un guasto tecnico del velivolo".

Le due scatole nere, così come i corpi (poco più di una dozzina quelli recuperati), potrebbero essere a decine di metri nelle profondità dei mari, spostate probabilmente dalle correnti. Se saranno trovate, le scatole nere potranno fornire le ipotesi di una tragedia per ora davvero poco chiara: una registrazione audio della conversazione finale tra controllori del traffico aereo e i piloti indicherebbe come sul volo non ci fosse una situazione di panico ma, al contrario, di totale tranquillità.

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