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mercoledì 31 maggio 2017

Ilva, la migliore delle offerte prevede 4.800 esuberi

Altro che acquisto dell’Ilva. A presentare il conto sono addirittura le due cordate che hanno avanzato offerte vincolanti.


Lo stabilimento Ilva di Novi Ligure

Quella che sarebbe risultata la migliore, secondo l’analisi dei commissari dell’azienda in amministrazione straordinaria - Gnudi, Carubba e Laghi - ovvero quella presentata da ArcelorMittal, Marcegaglia e Intesa San Paolo, prevede 4.800 esuberi. L’altra addirittura di più.
“Partiamo male - dichiara il segretario nazionale della Fim Cisl, Marco Bentivogli - Ci sono 4.800 esuberi dal 2018 per Arcelor Mittal e 6.400 per Jindal, su 14.200 dipendenti attuali. E' sicuramente un punto di partenza sbagliato: noi pensiamo che si debba partire con chiarezza su investimenti ambientali e investimenti produttivi”.
Ecco perché i sindacalisti hanno chiesto al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, di aggiornare l’incontro a giovedì, per avere dettagli più precisi sulle due offerte.
È a Roma a seguire la trattativa anche Moreno Vacchina della Fim Cisl, componente della rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento di Novi Ligure: “Non ci hanno ancora detto se a Novi ci saranno esuberi e quanti saranno, ma il conto presentato sull’occupazione è inaccettabile. Sono passati molti mesi, bisogna immediatamente far capire a chi intende comprare l’Ilva che l’occupazione va salvaguardata”.

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