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giovedì 25 gennaio 2018

In fiamme il monastero della Sacra di San Michele

Monumento simbolo della Regione Piemonte e luogo che ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il best-seller Il nome della Rosa


Gianni Giacomino
inviato a Sant’Ambrogio
«Io per la Sacra sono disposto a morire». I bagliori gli illuminano il volto mentre guarda lassù, sul tetto che brucia come il monastero descritto da Umberto Eco del Nome della Rosa. Padre Giuseppe Bagatini, 82 anni, rettore del monastero, indossa un cappotto blu per coprire la vestaglia, sulla testa e un berretto di lana scura. «Vivo qui da quindici anni. Avevamo appena finito di cenare quando abbiamo visto il fumo». Ha lasciato il monastero insieme agli altri due padri rosminiani che abitano l’Abbazia, Joseph Vinod e Camillo Modesto. «Ero andato a preparare le cose per la messa di domani e mi sarei andato a dormire - racconta - Avevo acceso il computer che a un tratto si è spento. Era saltata la corrente. Ho guardato fuori dalla finestra e ho visto che eravamo avvolti da una nebbia. Quando ho capito che invece era fumo, abbiamo subito dato l’allarme».

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