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venerdì 26 ottobre 2018

Cinquantenni, la grande fuga dall'Italia

Fondazione Migrantes: oltre ai giovani espatriano i disoccupati adulti e chi ha i figli all'estero

ROMA - Migranti maturi disoccupati, migrante-genitore o nonno-ricongiunto, migrante di rimbalzo o migrante previdenziale: sono le nuove categorie di italiani over 50 partiti nell'ultimo anno dall'Italia e trasferiti all'estero, individuate dal "Rapporto Italiani nel Mondo 2018" della Fondazione Migrantes.
Nell'ultimo anno, infatti, a partire dall'Italia sono sicuramente i giovani (37,4%) e i giovani adulti (25,0%), ma le crescite più importanti sono quelle dai cinquant'anni in su (+20,7% nella classe di età 50-64 anni; +35,3% nella classe 65-74 anni; +49,8% nella classe 75-84 anni e +78,6% dagli 85 anni in su). Secondo il rapporto si tratta di persone disoccupate (definiti "migranti maturi disoccupati"), o lontane dalla pensione che hanno la necessità di mantenere la famiglia.

Nascono "nuove strategie di sopravvivenza" tra i genitori-nonni che inizialmente trascorrono periodi sempre più lunghi all'estero con figli e nipoti già in mobilità fino al completo trasferimento (si tratta del "migrante genitore-nonno ricongiunto"). Un esempio ne è 'La mia mamma', un ristorante di cucina italiana dove a cucinare sono le mamme dei giovani italiani che hanno scelto Londra come meta del loro progetto migratorio. Le cuoche sono chiamate a fare un lavoro in turnover: ogni tre mesi, cioè, si alternano modificando i menù sulla base delle loro regioni di origine.

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