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mercoledì 19 dicembre 2018

Ambiente, Rapporto Ispra: Brescia è la città più inquinata d'Italia, poi Torino. A Viterbo l'aria più pulita

Il dossier Ispra sulla qualità ambientale nelle aree urbane. Roma ha il primato delle voragini: 136. La capitale ha perso così tra i 25 milioni e i 30 milioni di euro. Scarso il verde urbano: 31 metri quadrati a persona. I centri a rischio frane e alluvioni


Sono 19 le città italiane dove sono stati registrati valori oltre la norma giornalieri di pm10 (polveri sottili con diametro uguale o inferiore a 10 micrometri, ndr) al 10 dicembre 2018, una in più dell'anno scorso. Ad aggiudicarsi la maglia nera è Brescia, con ben 87 sforamenti, seguita da Torino mentre Viterbo, che non ha mai oltrepassato il limite, si attesta come campione di qualità dell'aria tra le aree urbane. A rivelarlo è l'edizione 2018 del rapporto Ispra-snpa sulla qualità dell'ambiente urbano, prende in esame 120 città e 14 aree metropolitane, ed  presentato a Roma a palazzo Giustiniani dal presidente dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Stefano Laporta, e dal direttore generale Ispra, Alessandro Bratti.

Dati preoccupanti se si considera che L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha stimato che in Italia, nel 2014, 50.550 morti premature potevano essere attribuibili all’esposizione a lungo termine al PM2,5, 17.290 all’NO2 e 2.900 all’ozono.


Altra notizia preoccupante che arriva dal rapporto è che i comuni consumano terreno. Si verificano fenomeni di sprofondamento in particolare a Roma dove negli ultimi 10 mesi del 2018 si registrano ben 136 voragini.

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