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mercoledì 19 dicembre 2018

Certosa, i movimenti contro le grandi opere in piazza:”La lotta non si ferma”

Genova. Circa duecento attivisti sono scesi in piazza oggi a Certosa per presidiare simbolicamente il territorio ferito della Valpolcevera, sotto le bandiere No Tav della lotta contro il terzo valico e le grandi opere.
Si tratta della prima uscita pubblica dei movimenti dopo la annuncio del ministro Toninelli che di fatto ha sbloccato l’impasse sulla linea Fegino Tortona che in questi mesi era rimasta in bilico per una supposta contrarietà del movimento cinque stelle. Dopo una campagna elettorale durante la quale l’opposizione alle grandi opere ‘inutili’ è stata fulcro della proposta politica pentastellata, la tenuta sulla questione si è sciolta come neve al sole sull’altare del compromesso politico finalizzato alla tenuta del governo giallo verde.

“La scelta del governo non ci stupisce – dicono gli attivisti – e questo esito era già scritto. Ma le nostre battaglie non si fermano qui, sono anni che lottiamo contro governi locali e centrali che supportano questa visione mortifera dei territori e del futuro della nostra società. E in questi anni abbiamo seminato e raccolto energie che non si arrenderanno mai”.

A pochi metri quello che resta del Morandi, nel giorno in cui sono iniziati i lavori si demolizione dei monconi: “non ci accodiamo alle celebrazioni di chi ha contribuito a distruggere questa valle – dicono – ed è proprio per questo che dobbiamo continuare la nostra battaglia. Si sta aprendo una stagione cruciale per le sorti di questi territori, con una montagna di soldi che saranno spartiti dai soliti, con briciole e lucette lasciate a chi sotto il ponte, i ponti, e il loro ‘progresso’, ci vive da sempre e continuerà a viverci”.
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