Pagine

martedì 12 febbraio 2019

Tav, l’analisi costi benefici boccia l’opera

Verdetto impietoso dagli esperti (che hanno sempre avuto una posizione contraria): sproporzione di costi di 5,7 miliardi e con l’ipotesi che il divario arrivi fino a 8 miliardi


TORINO
L’analisi sui costi e benefici della Torino-Lione, approdata ieri sera a Palazzo Chigi, porta un verdetto impietoso: secondo la commissione di esperti guidata dal professor Marco Ponti, e composta da professori in passato apertamente scettici o contrari all’opera, la Tav sarebbe un enorme spreco di soldi pubblicicon una sproporzione di costi di almeno 5,7 miliardi rispetto ai benefici e con l’ipotesi che il divario arrivi fino a 8 miliardi. Riporta la firma di cinque commissari l'analisi costi-benefici, pubblicata oggi dal Mit, che boccia la Torino-Lione. Il sesto, l'ingegnere Pierluigi Coppola, non ha sottoscritto il documento. A farlo notare è il parlamentare torinese del Pd, Davide Gariglio, che parla di «documento da invalidare». Coppola, sostiene, era «l'unico esperto neutrale presente tra i commissari scelti dal ministro Toninelli, che si è peraltro apertamente dissociato dai risultati finali»
Il dossier commissionato dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, e rimasto secretato per oltre quaranta giorni, stima invece i benefici in più di 800 milioni, cifra ben lontana dai 20 miliardi stimati da Telt, la società Italo francese che segue i cantieri.

Nessun commento:

Posta un commento