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domenica 24 marzo 2019

Palermo, bruciata l’auto di Chiara, militante di Libera: “Quelle fiamme non ci fermeranno”

Atto intimidatorio contro Chiara Natoli, del coordinamento di Libera, l’associazione antimafia guidata da Don Ciotti. “Quelle fiamme non erano rivolte solo a me, ma colpiscono tutta Libera e i tantissimi che il 21 marzo sono stati con noi in piazza. Un Noi che a Palermo e in Sicilia sta facendo rifiorire una nuova primavera. Una primavera che nessuna incendio, nessuna intimidazione può fermare”.

Un brutto risveglio per Chiara Natoli e per tutti i palermitani. L'auto della referente di Libera, l'associazione contro la mafia guidata da Don Ciotti, è stata bruciata. La sua Nissan Pixo, che era parcheggiata sotto casa della ragazza, è stata distrutta dalle fiamme a pochi passi dalla caserma della Guardia di finanza, nel popolare quartiere del Borgo Vecchio, nei pressi del porto. Un'intimidazione, un gesto vigliacco contro la militante di 31 anni, che non più tardi di due giorni fa aveva partecipato a una manifestazione contro la mafia, in pieno centro, davanti al Teatro Massimo, nel giorno della memoria organizzato dall'associazione tutti gli anni per il 21 marzo, nel primo giorno della primavera, per ricordare le vittime della criminalità organizzata. Forse 20mila persone che protestano per strada contro la mafia hanno fatto paura a chi cerca ogni giorno di tenere sotto scacco la Sicilia e Palermo.

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