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venerdì 29 marzo 2019

Salvini vuole facilitare la vendita di armi “per difesa personale”

La proposta di legge firmata da 70 esponenti leghisti. Che succede se sparo a un ladro?

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“Procurarsi un'arma da fuoco, nel nostro Paese, non è un'operazione molto semplice, almeno per chi vuole farlo nel rispetto delle norme vigenti”. Dopo la legittima difesa – approvata oggi al Senato – la Lega lancia una nuova proposta presentata con questa premessa.
Circa 70 deputati hanno firmato una proposta di legge (la prima firma è della deputata Vanessa Cattoi) per “rendere più agevole l’iter per acquistare un'arma destinata alla difesa personale”. Come? “Aumentando da 7,5 a 15 joule il discrimine tra le armi comuni da sparo e quelle per le quali non è necessario il porto d'armi”.
In Italia infatti è possibile detenere un’arma anche senza avere il porto d'armi, ma per essere a libera vendita deve avere una potenza inferiore ai 7,5 joule (l’unità di misura, che serve anche a misurare l'energia cinetica sviluppata dal proiettile al momento dell'impatto).
Al di sopra di quel limite (in Francia è di 40, in Spagna è di 21) si considera arma da fuoco e serve una autorizzazione e denuncia di possesso.
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