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venerdì 26 aprile 2019

25 Aprile, le piazze piene dell'Italia che festeggia la Liberazione. Mattarella: "Fu una rivolta morale. No al baratto della libertà con l'ordine"

Centinaia di migliaia di persone alle manifestazioni nelle città italiane, al Nord come al Sud. Il capo dello Stato: "Ripudio del razzismo fondamento dell'Italia". Il leader 5S attacca Salvini: "Divide chi non vuole festeggiare". Zingaretti: "Oggi una risposta alle provocazioni". A Milano contestazione per la brigata ebraica da parte degli antagonisti di ALBERTO CUSTODERO

Settantamila persone solo alla manifestazione di Milano. E decine di migliaia in tutta Italia, a Nord come al Sud. Come e più degli anni scorsi. La giornata dedicata alla Liberazione è stata più commossa e partecipata del solito. Nell'anno in cui una forza politica di governo - la Lega - ha deciso di non partecipare alle cerimonie. Mentre si moltiplicano le provocazioni di formazioni neofasciste. Ma a segnare la giornata sono state, prima di tutto, le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di Vittorio Veneto, per il 74esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
 

Mattarella: "Fu il ritorno alla libertà"

"Festeggiare il 25 aprile - dice Mattarella - significa celebrare il ritorno dell'Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent'anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra ingiusta, tragicamente combattuta a fianco di Hitler". E il capo dello Stato ammonisce: "La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva".

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