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mercoledì 11 dicembre 2019

Centinaia di sindaci in marcia per Liliana Segre a Milano: "Cancelliamo le parole odio e indifferenza"

Corteo da piazza Mercanti a piazza Scala passando per la Galleria. Unico intervento quello della senatrice sotto scorta. In Galleria la gente canta "Bella Ciao" e grida "Liliana, Liliana". I sindaci le consegnano la fascia tricolore, la piazza canta l'Inno d'Italia

"C'è una grande musica in questa piazza, il tempio della musica oggi è all'aperto. Siamo qui per parlare di amore e non di odio. Lasciamo l'odio agli anonimi della tastiera. Basta odio, stasera non c'è indifferenza, ma c'è un'atmosfera di festa": Liliana Segre parla dal palco di piazza della Scala tra gli applausi, poi tutta la piazza si ferma per un minuto di silenzio, prima che il presidente di Anci consegni alla senatrice a vita una fascia tricolore e tutti cantino l'Inno d'italia. Seicento sindaci e loro rappresentanti, tutti con la fascia tricolore, ma senza simboli di partito, in prima fila i sindaci Beppe Sala, Leoluca Orlando, Giorgio Gori, Antonio Decaro. E tanta gente comune, a formare quella "scorta civile" per la senatrice a vita Liliana Segre e per dire che "l'odio non ha futuro". E' stata la marcia dei sindaci, organizzata dal Comune di Milano,assieme all'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), Autonomie Locali Italiane (ALI) e Unione Province Italiane (UPI), per testimoniare la vicinanza di piccoli, medi e grandi comuni alla senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio nazista di Auschwitz, oggi sotto scorta a causa di ripetute minacce antisemite.

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