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lunedì 2 dicembre 2019

Dopo tre mesi di Lamorgese l’accordo di Malta sui migranti funziona (e Salvini non parla più)

Vi ricordate l’accordo di Malta sulla ridistribuzione dei migranti? Non appena venne annunciato il meccanismo che coinvolgeva Italia, Germania, Francia e Malta ci si accorse improvvisamente che la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese in un mese aveva ottenuto di più che Salvini in un anno di sceneggiate su porti chiusi che poi facevano regolarmente sbarcare i migranti.

L’accordo di Malta sui migranti è in funzione (e Salvini non parla più)
Nell’occasione, insieme a molti che esprimevano perplessità giuridiche ed etiche intorno alle affermazioni contenute nell’accordo, era improvvisamente spuntato anche un grande numero di sommelier degli accordi internazionali dei migranti che, da espertoni, facevano sapere che le cose bisognava farle meglio: in prima fila tra questi c’era l’ex inquilino del Viminale, il quale, a un certo punto, decise persino di sciogliere i cani come mr. Burns annunciando al suo pubblico che l’accordo era una presa in giro e che non veniva applicato. Ebbene, era una balla (strano, non ne dice mai…). La svolta sulla distribuzione di chi sbarca in Italia arrivata dieci giorni fa — quando Germania, Francia e Malta hanno indicato a Bruxelles la cifra di stranieri che avrebbero accolto — è ormai operativa per tutti gli approdi delle navi, racconta oggi Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera. Questo vuol dire che nel momento in cui da bordo viene chiesto il via libera all’attracco nei porti, scatta la divisione per quote tra i governi.

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