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venerdì 31 gennaio 2020

Parlamento UE chiede parità di salario per uomini e donne, ma la Lega vota No

Le donne in Europa guadagnano in media il 16 per cento in meno degli uomini. Approvata a Bruxelles una risoluzione sulla differenza nelle retribuzioni a seconda del genere che chiede misure vincolanti per contrastare il problema. Conservatori e liberali rifiutano la proposta di sanzioni a chi non rispetta le norme. Picierno, Pd: “Le promesse non bastano”.

Cosa faresti se ti imponessero di lavorare gratis per due mesi mentre i tuoi colleghi continuano a guadagnare? Non è fantascienza, ma quello che accade alle donne in Europa, colpa del cosiddetto gender pay gap, il "divario salariale di genere". Per questo il Parlamento europeo ha votato oggi una risoluzione che chiede alla Commissione misure vincolanti per contrastarlo. La proposta ha raccolto il consenso bipartisan di tutte le forze, a eccezione della Lega e alcuni eurodeputati dell’est Europa che l’hanno bocciata.

Secondo l’Eurostat il divario retributivo in Europa è in media del 16 per cento, aumenta nel caso delle pensioni (37 per cento) e sale ancora se si prende in considerazione il tasso d’occupazione (40 per cento). Il dato italiano si ferma al 4 per cento, ma è un numero che non deve farci sorridere. La percentuale deve essere letta in controluce con l’accesso al mondo del lavoro, dove registriamo uno dei tassi più bassi d’Europa, con il nostro 53% ci fermiamo ben 15  punti sotto la media europea. Peggio di noi fa solamente la Grecia con il 49 per cento. Statistiche che dimostrano che il divario salariale deve essere affrontato alla radice, migliorando il welfare e le politiche sull'istruzione.

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Arquata Scrivia, l’ex direttrice dell'asilo nido deve risarcire il Comune di oltre mezzo milione

C’è la sentenza della Corte dei conti del Piemonte

ARQUATA SCRIVIA. C’è una contabilità parallela che risale almeno al 2005 -2006 alla base della maxi cifra (550 mila euro) che Teresa Gandolfo, 65 anni, ex direttrice dell’asilo nido comunale Emilia Morando di Arquata, dovrà risarcire al Comune, secondo la sentenza della Corte dei conti del Piemonte.

La donna nel 2017 era stata al centro dell’indagine partita da un esposto del sindaco, Alberto Basso, e dalla quale era emerso che per anni aveva trattenuto parte delle rette che i genitori dei bambini dell’asilo le consegnavano. Le somme riguardavano anche un numero di iscritti al nido superiore alla quota prevista e quindi non registrato nella contabilità comunale.

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Quattro femminicidi in poche ore, da nord a sud

Una donna uccisa in Alto Adige, madre e figlia in Sicilia. Trovato il corpo della donna scomparsa da un mese in Sardegna


Dal nord a sud dell'Italia,  in poche ore stamani, ci sono stati quattro casi di femminicidio: in Alto Adige, due in Sicilia, Sardegna, a cui si aggiunge il caso di ieri, avvenuto a Mazara del Vallo, nel Trapanese, dove un uomo ha massacrato di botte per tre giorni la moglie fino a ucciderla. In tutti i casi i principali sospettati sono i compagni o mariti delle vittime. 
In Alto Adige gli inquirenti hanno fatto luce sul caso di una giovane donna pakistana trovata morta ieri, nel suo appartamento a Versciaco. Dopo una notte in caserma è stato disposto il fermo del marito, Z.M., pakistano di 38 anni, che non ha fornito ai magistrati e agli investigatori un'effettiva spiegazione di ciò che era accaduto alla coniuge. L'uomo, davanti alle contestazioni degli inquirenti rese precise dalle molteplici testimonianze raccolte tra amici e colleghi di lavoro del pakistano, si è chiuso in un assoluto silenzio. A questo punto i sostituti procuratori intervenuti, considerati i gravi indizi a carico dell'indagato per il delitto di omicidio pluriaggravato e valutato altresì grave e concreto il pericolo di fuga, hanno disposto con decreto il fermo d'indiziato di delitto, immediatamente eseguito dai Carabinieri.
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I reati di Matteo Salvini: 32 anni di carcere se fosse condannato per tutte le accuse

Matteo Salvini è al centro della scena politica e spesso anche di quella giudiziaria. Molte le accuse a suo carico, archiviate e non. In questo articolo abbiamo raccolto i reati di maggior impatto mediatico e le vicende giudiziarie più significative attribuite al leader della Lega.

Matteo Salvini denunciato per”, “Matteo Salvini accusato di”, “Matteo Salvini indagato per...”: frasi come queste sono all’ordine del giorno, e ormai è diventato difficile ricordare tutti i reati che sono stati attribuiti al leader della Lega.
Money.it ha raccolto le notizie di reato attribuite a Salvini che hanno avuto maggiore rilevanza politica e mediatica, naturalmente senza la pretesa di esprimere un giudizio sulla sua colpevolezza, cosa che spetta unicamente alla magistratura.
Si va dal sequestro di persona, all’abuso d’ufficio fino al vilipendio dell’ordine giudiziario, senza tralasciare le accuse di razzismo e di diffamazione.
Ipotizzando che fosse ritenuto colpevole per tutte le accuse riportate e che ricevesse la pena massima prevista dal Codice penale, con una banale addizione - che di certo non può essere equiparata alle sottigliezze della magistratura - abbiamo calcolato che Salvini dovrebbe passare ben 32 anni in carcere.

Meteo: dall'ALTA PRESSIONE AFRICANA al GRANDE FREDDO ARTICO. Ecco le BIZZARRE PREVISIONI per la PROSSIMA SETTIMANA

Prosegue questo strano e pazzo inverno contraddistinto da condizioni meteorologiche davvero inusuali per il nostro Paese. Ma qualcosa forse si muove.
Nel corso della prossima settimana vivremo infatti una situazione piuttosto bizzarra: passeremo direttamente dall'alta pressione africana al grande freddo artico.
Scopriamo subito dunque le previsioni per l'inizio del mese di febbraio.
Dando uno sguardo agli ultimi aggiornamenti e alle mappe a nostra disposizione possiamo vedere come tra lunedì 3 e martedì 4 febbraio una vasto campo di alta pressione si distenderà su buona parte del bacino del Mediterraneo. La massa d'aria in arrivo (originaria del Nord Africa) sarà davvero molto calda per la stagione e gli effetti si faranno sentire soprattutto al Centro-Sud dove si potranno toccare valori massimi anche superiori ai 20°C. Livelli leggermente inferiori al Nord, ma pur sempre oltre le medie, con punte di circa 15°C.
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Cambiamenti climatici: il Mediterraneo soffre il doppio degli oceani


giovedì 30 gennaio 2020

La Casta ha vinto: il Senato ridà il vitalizio a 700 politici

Palazzo Madama - L’organo di giustizia interno ha già pronta la delibera per il 20 febbraio. Vengono annullati i tagli in vigore dal 2018: in fumo 22 milioni all’anno
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Vitalizi, il Senato vorrebbe riprenderseli. Attesa decisione della Commissione

Nega la Shoah, ‘assolve’ Mussolini, giustifica l’evasione: l’identikit dell’italiano di Eurispes

Un paese in difficoltà economica, diffidente con gli immigrati, che ha poca fiducia nelle istituzioni e che vede crescere anche i negazionisti della Shoah e coloro che ‘assolvono’ Benito Mussolini. È l’identikit che fa degli italiani il 32esimo “Rapporto Italia  2020” dell’Eurispes, presentato nell’Aula Magna della Sapienza.
POCA FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI – Meno del 15% esprime fiducia nel sistema delle Istituzioni del nostro Paese. Nel 2020, la quota di chi ha un atteggiamento positivo si ferma al 14,6% (-6,2% rispetto al 2019, anno in cui si era registrato il miglior risultato dal 2014); poco meno della metà (46,6%) indica che la fiducia non ha subìto variazioni (39% nel 2019). Gli sfiduciati, però diminuiscono dal 29,4% al 24,9%. Lo rileva il 32mo ‘Rapporto Italia 2020’ dell’Eurispes.
La Guardia di Finanza si posiziona in alto nella classifica delle tre Forze di Polizia e arriva a guadagnare l’apprezzamento di sette italiani su dieci (70,4%, +2,1% rispetto al 2019). A seguire, si posiziona la Polizia di Stato con il 69% della fiducia (-2,5% rispetto al 2019). In lieve discesa l’Arma dei Carabinieri dal 70,5% al 65,5% (-5%), la Difesa e l’Intelligence. La fiducia nei confronti di Esercito, Aeronautica e Marina si attesta intorno al 72%. Il sistema di Intelligence ottiene la fiducia del 64,1% degli italiani.Gli “Angeli in tuta rossa”Entrati a far parte della rilevazione Eurispes solo negli ultimi tre anni, i Vigili del Fuoco nel 2020 godono della fiducia dell’84,3% degli italiani, nonostante un calo di 3 punti di consenso rispetto al 2019. Le altre Istituzioni, “volano” le altre confessioni religiose (+10%) e i sindacati (+8,5%)Vanno oltre il 50% e seguono un trend positivo di consensi le associazioni dei consumatori (dal 53% del 2019 al 58,4%; +5,4%); le associazioni di volontariato (dal 64,2% al 70%; +6,2%); la Chiesa cattolica (dal 49,3% al 53,4%; +4,1%); il sistema sanitario (dal 62,3% al 65,4%; +3,1%). Di segno positivo anche i risultati delle associazioni degli imprenditori, passate dal 43,2% dei consensi nel 2019 al 49,4%.

Allerta birra all’antigelo in Brasile: 22 casi di sospetto avvelenamento da glicole dietilenico

È allerta birra all’antigelo in Brasile, dove sono stati registrati 22 casi di sospetto avvelenamento, di cui quattro fatali, dopo aver consumato birra contaminata da glicole dietilenico, scrive Food Safety News. La sostanza chimica, trasparente, inodore e tossica per gli esseri umani, è stata identificata in 32 lotti di 10 diverse birre a marchio Backer: Belorizontina, Capixaba, Capitão Senra, Pele Vermelha, Fargo 46, Backer Pilsen, Brown, Backer D2, Corleone e Backer Trigo. In alcuni lotti di Blorizontina è stata accertata anche la presenza di glicole etilenico.
Le 22 persone coinvolte finora – 19 uomini e tre donne – vivono nello stato del Minas Gerais, a Sud-Est della capitale Brasilia. Per ora, solo quattro casi sono stati confermati, mentre gli altri 18 restano sotto indagine, perché presentano sintomi compatibili con un avvelenamento da glicole dietilenico e i riscontri  indicano il consumo di alcune birre incriminate. Analogamente, solo per una delle quattro persone decedute è stata accertata la presenza della sostanza tossica nel sangue.
Il primo caso si è verificato il 30 dicembre scorso, quando un paziente è stato ricoverato in ospedale in stato di insufficienza renale e con disturbi neurologici. Si trattava dei primi sintomi di avvelenamento da glicole dietilenico che appaiono dopo 72 ore dall’ingestione e comprendono nausea, vomito e dolore addominale, seguiti da insufficienza renale e disturbi neurologici, offuscamento visivo, alterazioni sensoriali e convulsioni.
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Antartide, scioglimento dei ghiacci record: in 3 anni persa area più grande del Messico

Grazie all’analisi di immagini satellitari una ricercatrice della NASA ha dimostrato che in Antartide è in atto un catastrofico processo di scioglimento dei ghiacci, iniziato nel 2014. Fino ad allora negli inverni australi il ghiaccio si è accresciuto costantemente per 35 anni consecutivi, ma all’improvviso ha iniziato a sciogliersi a un ritmo drammatico. In soli tre anni sono andati perduti 2 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio.

Anche i ghiacci dell'Antartide si stanno sciogliendo a un ritmo drammatico: in soli tre anni, dal 2014 al 2017, il Polo Sud ha infatti perduto un'area di ghiaccio più estesa del Messico. Si tratta di circa 2 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio marino, che copre un'area quasi sette volte quella dell'Italia. A determinare questa sconvolgente impennata nello scioglimento dei ghiacci del Polo Sud è stata la ricercatrice Claire L. Parkinson del Laboratorio di scienze della criosfera della NASA, presso il Goddard Space Flight Center di Greenbelt (Maryland).

Rilievi satellitari. Sino a qualche tempo fa si riteneva che l'Antartide fosse quasi “immune” agli effetti dei cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo l'Artico, ma i dati satellitari esaminati dalla dottoressa Parkinson suggeriscono uno scenario differente. Analizzando l'estensione del ghiaccio sui mari che circondano il continente antartico negli ultimi 40 anni, nel 2014 è stata osservata una completa inversione dei fenomeni. Dalla fine degli anni '70 fino a 5 anni fa, infatti, il ghiaccio antartico ha continuato a crescere costantemente (durante gli inverni australi) raggiungendo il picco massimo proprio nel 2014. Poi, improvvisamente, è iniziato un calo drammatico, che come indicato in soli tre anni ha portato alla perdita di un'area estesa quanto il Messico.


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mercoledì 29 gennaio 2020

Circa 6000 i contagiati Superata anche la Sars

Sono ormai quasi 6 mila (5.974 per la precisione) le persone contagiate dal nuovo coronavirus della polmonite, in Cina. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie locali. Più di 9 mila casi sospetti di contagio sono ancora in attesa di un risultato.  I contagiati sono ormai più di quelli che nell'epidemia del 2002-2003 rimasero contagiati dalla Sars.
Usa. La Casa Bianca ha fatto sapere alle compagnie aeree che sta valutando la sospensione di tutti i voli tra gli Usa e la Cina. Lo riportano i media statunitensi, citando fonti informate.
Copia. In Australia, gli scienziati sono riusciti a fare una copia del coronavirus apparso a dicembre in Cina: è un primo passo - hanno detto - nella lotta contro l'epidemia di polmonite virale che ha già causato 131 morti in Cina.   Il Doherty Institute di Melbourne ha annunciato di essere riuscito a creare un nuovo coronavirus dal campione ottenuto da un paziente infetto, per la prima volta fuori dalla Cina. "Ottenere il vero virus significa che ora abbiamo la capacità di convalidare e verificare tutti i nostri test e di confrontare reazioni e sensibilità", ha spiegato uno dei direttori del laboratorio, Julian Druce. "È essenziale per la diagnosi". 
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martedì 28 gennaio 2020

Clima impazzito, farà sempre più caldo

Quest’anno i 'tre giorni della merla', popolarmente conosciuti come i più freddi dell’anno, saranno in realtà molto miti. La cosa che però farà più scalpore è che le temperature continueranno a salire fino al 4-5 febbraio con valori primaverili da Nord a Sud. Il team del sito www.iLMeteo.it avvisa che l’alta pressione presente sull’Italia, a parte qualche temporaneo cedimento (come oggi), continuerà ad essere presente e anzi, nei prossimi giorni si rafforzerà ulteriormente acquistando addirittura connotati sub-tropicali. La conseguenza diretta sarà un costante aumento delle temperature che saliranno fino a raggiungere i 20-22°C al Sud e fino a 15-16°C al Centro e al Nord (come a Roma, Milano, Firenze). Tutto ciò si concretizzerà nel corso del prossimo weekend.

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"Pertini assassino e brigatista", bufera su consigliere Lega



"Sandro Pertini capo partigiano che uccise una marea di persone...lo stesso che annunciò di essere un 'brigatista rosso'". Bufera sul consigliere leghista di Massa Filippo Frugoli, che pochi giorni fa ha pubblicato - per poi rimuoverlo - un durissimo post contro l'intitolazione di un ponte al presidente della Repubblica Pertini. A denunciare il fatto, il Partito democratico di Massa, che ha protestato invitando il giovane consigliere a "studiare". Oggi, a qualche giorno di distanza, sul caso interviene anche il deputato di Sinistra Italiana-Leu, Nicola Fratoianni. "Salvini - dice - invece di importunare via citofono e di occupare tutte le tv con i suoi comizi, pensi piuttosto ai suoi dirigenti locali e alle sciocchezze che dicono. Definire Sandro Pertini, uno dei presidenti più amati dagli italiani, 'assassino' e 'brigatista rosso' come ha fatto un consigliere comunale di Massa, segretario dei giovani della Lega di quella città è al di là di ogni soglia di tolleranza. Anzi già che ci siamo questo consigliere comunale dovrebbe dimettersi dall’incarico Istituzionale e tornare a studiare - conclude il parlamentare di Leu- Ne guadagnerebbe lui, e anche il decoro e la dignità delle Istituzioni".

Travolto dalle proteste, il consigliere Frugoli ha pubblicato stamane un lungo post di scuse: "Spero di mettere fine a ciò che si è sviluppato sui social in questi giorni, tra miei possibili errori, auguri di morte ed offese. Chiedo - scrive - SCUSA se qualcuno pensa io possa aver offeso la memoria di Sandro Pertini e ribadisco, probabilmente non avrei dovuto fare quel post. Chiedo SCUSA se ho sbagliato. Avevo cercato di rimediare subito, rimuovendo il post dopo 20 minuti ma era già stato fatto uno screen e quindi non ho potuto più rimediare".

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Svastiche e scritte fuori sede Pd

"Riaprire i forni", volantino vicino sedi Anpi e Arci

(ANSA) - VICENZA, 28 GEN - "27 gennaio giornata della memoria, ricordiamoci di riaprire i forni: ebrei, rom, sinti, froci, negri, comunisti. Ingresso libero". E' questo il contenuto choc del manifesto, firmato con una svastica, esposto la scorsa notte tra lunedì e martedì da ignoti sulla bacheca del Partito Democratico, vicino alle sedi locali dell'Anpi e dell'Arci, della sezione di Torrebelvicino (Vicenza), nella zona di Schio.
    Sul fatto gli esponenti locali del partito avrebbero già inoltrato una denuncia, al punto che i Carabinieri della locale compagnia hanno già avviato le indagini per risalire gli autori della "rivendicazione". I militari vaglieranno anche le immagini della videosorveglianza sparse nella zona. 

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Salvini al citofono: il legale del ragazzo, 'Fb ha rimosso il video'

La rimozione era stata chiesta per 'incitamento all'odio'

"Facebook ha rimosso dalla pagina di Matteo Salvini il video della vergogna: la diretta della sua citofonata a casa di Yassin". Lo dice l'avvocato Cathy La Torre, che difende il ragazzo del Pilastro di Bologna, dove il 21 gennaio il leader della Lega è andato a suonare al citofono, chiedendo se lì abitava uno spacciatore. Ne era stata chiesta la rimozione per "incitamento all'odio". L'avvocato ha pubblicato lo screenshot con cui Facebook comunica la rimozione.
"E' la prima di una lunga serie di vittorie per cui ci batteremo fino allo stremo, ve lo prometto, su questa meschina pagina della nostra vita democratica", scrive su Facebook l'avvocato Cathy La Torre, commentando la rimozione del 'video del citofono' dalla pagina social di Matteo Salvini.
"Quella diretta - sostiene il legale - ha devastato la vita di Yassin. Yassin, incensurato, 17enne italiano e giocatore di calcio, si è ritrovato in tutta Italia bollato come 'lo spacciatore'. La rimozione del video non riparerà tutto questo. E Matteo Salvini sarà chiamato a rispondere delle sue responsabilità per le vie previste dalla legge.
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Raid razzista al bar: «Non so se riaprirò, sono spaventata»

«Non so se riaprirò il bar. Ora sono spaventata e turbata. Mi ha colpito che nessuno negli appartamenti vicini abbia sentito i rumori e denunciato». 
Lo ha detto Madiha Khtibari, proprietaria del bar di Rezzato preso di mira da un raid razzista e sessista con insulti ed una svastica disegnati sul pavimento. 
La donna ha chiuso temporaneamente l'attività. «Spesso ricevevo apprezzamenti insistenti dai clienti e anche minacce verbali. Per questo preferivo sempre farmi accompagnare all'apertura e alla chiusura del bar», ha raccontato.
Sul caso è intervenuto Alfredo Bazoli, capogruppo del Pd in commissione Giustizia alla Camera: «Ancora una volta i fantasmi dei rigurgiti neofascisti colpiscono Brescia. Dopo le scritte ingiuriose e gli ordigni messi davanti alla casa del sindaco di Collebeato, reo di ospitare sul suo territorio alcuni immigrati sotto protezione internazionale, ora è il turno di Rezzato, dove un bar gestito da una ragazza di origine marocchina è stato vandalizzato da scritte razziste e inneggianti al nazifascismo. Brescia è una comunità ospitale e democratica, e non può tollerare queste continue provocazioni inaccettabili e violente, tanto più oggi, in una giornata dedicata al ricordo del più infame lascito dei regimi nazifascisti, i campi di concentramento. Nel manifestare la mia personale solidarietà alla ragazza vittima di questa vigliaccata, auspico la ferma reazione della comunità civile bresciana e delle istituzioni democratiche. Queste provocazioni indegne vanno stroncato sul nascere». 
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"Crepa sporca ebrea", scritta shock su un palazzo di Torino

L'ingiuria su una casa di corso Casale, dove vive una donna di origini ebree, figlia di una staffetta partigiana. Indaga la Digos. Appendino agli autori: "Affogerete nella vostra ignoranza"

Nuovo episodio di antisemitismo dopo quello di Mondovì. La scritta "crepa sporca ebrea" è comparsa oggi sui muri di un palazzo di corso Casale, precollina di Torino, dove vive una donna di origini ebree, figlia di una staffetta partigiana. "Una frase terribile, soprattutto nel Giorno della Memoria. Termini vecchi, passati, che però fanno ancora male", dice la signora Maria, che ha sporto denuncia in Questura. Sull'episodio indaga la Digos.

La scritta è stata realizzata sui muri del cortile interno del palazzo. "Non ho mai fatto mistero delle mie origini, non ne ho mai visto il motivo", racconta uscendo dalla Questura di corso Vinzaglio la donna, molto scossa. "Purtroppo il mio non è il primo caso - sostiene - e questa escalation fa riflettere. Meno male che in tante scuole gli insegnanti, e non solo, educano i ragazzi al rispetto dei veri valori della storia. E' una brutta scritta, fa male. Fa tanto male...".

Duro il commento della sindaca Chiara Appedino: "75 anni fa finiva l'orrore dello sterminio ebraico. Oggi, esattamente nella stessa data, un muro della nostra città viene sfregiato da scritte antisemite. Ma sapete qual è la differenza? Che la storia si ripete due volte, la prima in tragedia, la seconda in farsa. E mentre la Città cancellerà quelle scritte - aggiunge - voi continuerete ad affogare nella vostra ignoranza e nel vostro anonimato.

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Elezioni Emilia-Romagna, "coraggiosa" Elly Schlein la più votata dagli emiliani

Exploit dell'europarlamentare ex Pd, la cui domanda scomoda fece scappare Salvini: oltre 22mila preferenze

BOLOGNA - Ha preso 15.975 preferenze a Bologna. Altre 3.896 a Reggio Emilia. Ancora 2.227 a Ferrara. Elly Schlein, 35 anni, capolista della lista "coraggiosa", nata con la benedizione di Vasco Errani e Pierluigi Bersani per "ridare una casa" a sinistra a chi in questi anni l'ha persa, totalizza oltre 22mila preferenze, tra la sua corsa nel collegio bolognese e quella nei collegi di Reggio Emilia e Ferrara.  Un record assoluto, che fa impallidire anche gli sfidanti candidati nel Pd.  Solo a Bologna, la Schlein riesce infatti a totalizzare più voti di preferenza di Raffaele Donini, assessore di Bonaccini ed ex segretario del Pd bolognese, che con una campagna impegnativa e quasi presidenziale aveva occupato teatro dopo teatro in città e in provincia per fare l'en plein di voti. E che nonostante tutto questo si ferma, in cima ai candidati dem, solo a 13.786 preferenze.

Il suo video con le domande "scomode" e inevase a Salvini ha fatto il giro del web a pochi giorni dal voto: "Ciao Matteo, sono una tua collega europarlamentare - si presentava -: perché per 22 volte non ti sei presentato alle riunioni sui negoziati di Dublino?". Silenzio.


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lunedì 27 gennaio 2020

Morto Kobe Bryant, leggenda della Nba. Incidente in elicottero

Aveva 41 anni. Il suo mezzo privato, dove si trovava con altre sette persone più il pilota, è precipitato nella contea di Los Angeles. Tra le vittime, scrive Tmz, ci sarebbe anche la figlia tredicenne Gianna Maria

WASHINGTON - La star della Nba Kobe Bryant è morto a 41 anni in un incidente di elicottero in California, nella località di Calabasas. nella contea di Los Angeles. Bryant era a bordo del suo elicottero privato con almeno altre sette persone, oltre al pilota. Tutti i passeggeri sono morti. Il velivolo ha preso fuoco una volta precipitato e inutili sono stati i soccorsi. La moglie Vanessa non sarebbe tra le vittime, mentre secondo Tmz anche Gianna Maria, la figlia 13enne sarebbe tra le vittime. Bryant aveva altre tre figlie: Natalia, Bianca e la piccola Capri, nata a giugno.

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Risultati elezioni, in Emilia Bonaccini batte Borgonzoni. Salvini si consola: "Dopo 70 anni c'è stata partita". Zingaretti: "Grazie alle Sardine". In Calabria vittoria della destra. Crollano i 5Stelle

A scrutinio quasi concluso, in Emilia il candidato del centrosinistra è oltre il 51 per cento. Netto l'incremento dell'affluenza: il 67 per cento, 30 punti più delle precedenti regionali. Il segretario Pd: "Salvini ha perso".  Il governatore riconfermato: "L'arroganza non paga mai". Il leader leghista minimizza e attacca i 5S: "Scompaiono".  In Calabria trionfa la forzista Santelli



L'AFFLUENZA E LE SARDINE DECISIVE IN EMILIA



Voto in Emilia Romagna, il tracollo dei 5 Stelle: a rischio estinzione nei luoghi del V-Day

domenica 26 gennaio 2020

Coronavirus, si sospetta un primo caso in Liguria

GENOVA – Si sospetta un primo caso di coronavirus in Liguria. Un donna originaria del Tigullio, di rientro da pochi giorni da un viaggio in Cina, è stata ricoverata infatti con febbre alta e problemi respiratori al reparto Malattie Infettive del San Martino di Genova. Il suo medico curante ha ipotizzato per primo che i sintomi mostrati potessero essere legati a tale malattia, la donna comunque non è in pericolo di vita e sarà soggetta a ulteriori esami medici e accertamenti per chiarire il quadro.

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Donna rientrata da un viaggio in Cina e ricoverata al San Martino: non è coronavirus, ma semplice influenza



Sala scrive su porta casa 'Antifa Hier'

Dopo scritte antisemite su porta abitazione di una partigiana

(ANSA) - MILANO, 26 GEN - 'Antifa Hier', qui vive un antifascista. È questo il senso del cartello che il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto appendere fuori dalla porta di casa sua in segno di solidarietà per quanto accaduto a Mondovì, in provincia di Cuneo, dove la casa di una partigiana è stata imbrattata con una scritta antisemita. 

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Virus Cina, "a Wuhan mangiano koala e lupi"

Koala, serpenti, topi, cuccioli di lupo. E poi tartarughe, pavoni, salamandre e porcospini. Sono alcuni degli animali vivi, in vendita come 'prodotti alimentari', esposti nei giorni scorsi al mercato di Wuhan che viene considerato 'l'epicentro' del coronavirus. Il New Zealand Herald rilancia informazioni diffuse dal South China Morning Post, che fa riferimento alle pubblicità esposte al mercato. Nei cartelli si reclamizza la vendita di volpi, coccodrilli, cuccioli di lupo, salamandre, serpenti, topi, pavoni, porcospini e persino koala.


Tutti vivi, tutti destinati ad essere uccisi e cucinati dai clienti. Il commercio di queste specie per scopi alimentari, si legge, ha monopolizzato l'attenzione anche su Weibo, il principale social cinese: "Mangiano persino i koala", hanno scritto diversi utenti. "Non c'è nulla che i cinesi non mangerebbero", la riflessione di altri.
L'origine del coronavirus non è nota.

Usa, impeachment Trump: dopo l'audio, spunta pure un video che accusa il presidente

E' stato diffuso dalla Cbs che lo ha ottenuto dal legale di Parnas

WASHINGTON - Dopo l'audio rubato svelato dalla Abc, spunta ora anche il video della cena privata dell'aprile 2018 nel corso della quale Donald Trump parla con Lev Parnas, socio dell'avvocato personale del presidente Rudolph Giuliani, dandogli una direttiva ben precisa: sbarazzarsi immediatamente dell'allora ambasciatrice Usa in Ucraina Marie Yovanovitch. A diffonderlo è stata la Cbs che lo ha ottenuto dall'avvocato di Parnas, Joseph Bondi.

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sabato 25 gennaio 2020

Donna trovata morta in casa a Valenza (AL) con ferite alla testa. Indagano i Carabinieri

Il decesso sembra sia da attribuire a cause violente. La donna avrebbe ferite alla testa


AGGIORNAMENTO – Proseguono gli accertamenti per far luce sul decesso di Ambra Pregnolato, la valenzana di 41 anni morta nella sua abitazione in via Dalla Chiesa 5 a Valenza. Gli inquirenti stanno ancora raccogliendo tutti gli elementi utili a chiarire quanto accaduto nell’appartamento dove viveva l’insegnanteÈ stato il marito, rientrato da lavoro intorno alle 13.20, a trovare la donna riversa a terra, priva di vita, nel salotto di casaSull’insegnante sono state poi riscontrate ferite alla testa, riconducibili a cause violente. Le lesioni potrebbero si ritiene siano state provocate da un corpo contundente o conseguenza di violenti colpi a terra. La vittima molto probabilmente conosceva la persona che è stata fatta entrare visto che non sono stati trovati segni di effrazione.

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Delitto di Valenza, un amico della donna confessa l'omicidio



Scossa di terremoto di 6.8 nell'est della Turchia, almeno 14 morti

Colpita la provincia di Elazig, nell'Anatolia orientale

Una scossa di terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito stasera la provincia turca di Elazig, nell'Anatolia orientale. Lo riferisce l'osservatorio sismologico di Kandilli a Istanbul, secondo cui il sisma è avvenuto a una profondità di 10 km. La protezione civile turca ha inviato squadre di soccorso sul campo. 

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venerdì 24 gennaio 2020

La pensione non gli arriva e chiama la banca, la risposta: "Lei è morto"

Nel Bellunese un uomo è rimasto vittima di un particolare caso di omonimia

Arriva da Ponte nelle Alpi, nel Bellunese, l'ennesima storia che sembra essere una barzelletta ma che, da ridere, ha poco o nulla. Dopo aver notato che la pensione non arriva più sul suo conto, Gaetano Costantini ha chiamato la banca per chiedere informazioni a riguardo. La risposta? “Lei è morto”. Per un caso di omonimia, il povero Gaetano era finito in un certificato di morte. E così la banca, come di consuetudine, ha provveduto a bloccare la pensione che l’uomo percepiva.

Ucciso dalla burocrazia, verrebbe da dire. Nella zona di Pian di Vedoia, in effetti, come raccontato dal Gazzettino, vi erano tre Gaetano Costantini, tutti con età differente l'uno dall'altro. Il primo è morto un paio di anni fa, il secondo, classe 1934, è deceduto il 21 dicembre 2019. E quello è stato il giorno in cui si è verificato l’errore nei certificati.

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Mondovì, scrivono "Qui c'è un ebreo" sulla porta del figlio di una deportata

L'uomo aveva ricordato su un giornale locale la madre, Lidia Beccaria Rolfi, che era stata imprigionata a Ravensbruck come politica. Il figlio: "Si è creato un clima e questi sono gli effetti". La ministra Azzolina: "Sono turbata, si è passato il limite".

Una scritta antisemita è comparsa a Mondovì, in provincia di Cuneo, a poche ore dal Giorno della Memoria. Sulla porta dell’abitazione di Lidia Beccaria Rolfi, staffetta partigiana, deportata a Ravensbruck come politica, ma testimone dell'Olocausto, qualcuno ha pensato di vergare le parole "Juden hier", qui abita un ebreo, e una stella di David come quelle usate dai nazisti per identificare gli ebrei. Una frase che riecheggia quelle usate dai nazisti durante i rastrellamenti, in Italia quanto in Germania, per deportare gli ebrei.

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"Odio gli italiani, vivete in uno Stato fallito": le frasi shock del magnate svizzero ultimo proprietario di Eternit

Schmidheiny a processo a Vercelli: deve rispondere di omicidio volontario per le vicende di 392 persone ammalate e morte, secondo lʼaccusa, per lʼamianto nello stabilimento di Casale Monferrato

"Dentro di me provo odio per gli italiani". E' la frase shock pronunciata dall'ultimo patron di Eternit, Stephan Schmidheiny, in un'intervista rilasciata a un quotidiano svizzero. Nel frattempo è ripresa in tribunale a Vercelli l'udienza del processo che vede il magnate elvetico chiamato a rispondere di omicidio volontario per le vicende di 392 persone ammalate e morte, secondo l'accusa, per l'amianto lavorato nello stabilimento di Casale Monferrato.

Il gup deve decidere sul rinvio a giudizio di Schmidheiny, che è finito ancora più nella bufera per delle dichiarazioni rilasciate qualche mese fa al quotidiano svizzero “Nzz am Sonntag”. “Quando oggi penso all’Italia provo solo compassione per tutte le persone buone e oneste che sono costrette a vivere in questo Stato fallito. Non ho intenzione di vedere una prigione italiana dall’interno - ha detto il magnate -. Alla fine il mio comportamento sarà giudicato correttamente e un giorno verrò assolto".

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