Pagine

venerdì 31 luglio 2009

La dolce vendetta dello zucchero

MESSO in croce per anni da dietologi e salutisti e criminalizzato da top-model taglia 38, lo zucchero sta consumando in questo 2009 meteorologicamente un po' matto la sua dolce vendetta. - ETTORE LIVINI

Fonte

martedì 28 luglio 2009

Carte di credito, secondo il Fmi crescono i rischi in Europa


Cresce il rischio di insolvenza per le carte di credito. È quanto emerge da un rapporto del Fondo Monetario Internazionale, ripreso dal Financial Times. È atteso, infatti, anche in Europa l'ingrossarsi di un'ondata di default da parte dei consumatori, come già avvenuto negli Stati Uniti, con perdite di miliardi di dollari.

Il Fondo Monetario stima che andrà perso il 14% del totale del debito dei consumatori americani, pari a 1914 miliardi di dollari. Banche come Citigroup, Bank of America, JPMorgan Chase e Wells Fargo ed emittenti di carte di credito come American Express hanno sofferto pesanti perdite nei loro portafogli e si preparano a subirne ulteriori.

...

Fonte

domenica 26 luglio 2009

Londra, muore a 111 anni l'ultimo veterano inglese della Grande Guerra

L'ultimo veterano ad aver combattuto nelle trincee della Prima Guerra Mondiale per l'esercito di Sua Maestà, il britannico Harry Patch, è morto sabato 25 luglio a 111 anni. Lo ha confermato la casa di riposo di Glastonbury, nel Nord-Ovest dell'Inghilterra, dove viveva. Gli hanno reso omaggio il principe Carlo d'Inghilterra, e il premier Gordon Brown. Patch aveva combattuto come mitragliere nella celebre Battaglia di Passchendaele (Belgio), nel 1917, nella quale circa mezzo milione di soldati persero la vita. Chiamato alle armi a 18 anni, entrò a far parte della Settima divisione di fanteria del Duca di Cornovaglia. Harry Patch «era l'ultimo veterano ad aver servito in trincea», ha indicato il ministero della Difesa in un comunicato. Il 22 settembre 1917, un mortaio esplose sopra la sua testa, uccidendo tre compagni. Ferito nell'esplosione, Harry Patch fu spedito a casa dopo quattro mesi nell trincee. A guerra finita, lavorò come idraulico fino ad andare in pensione all'inizio degli Anni Sessanta. Durante la Seconda Guerra Mondiale aveva indossato nuovamente la divisa, ma quella di pompiere nei campi militari.

...

Fonte

sabato 25 luglio 2009

Cassazione: toccare le colleghe non è reato se fatto senza «intenti libidinosi»

Confermata l'assoluzione ottenuta in appello da un lavoratore straniero, dopo la condanna in primo grado

ROMA - Toccava le colleghe di lavoro. Ma in maniera scherzosa, come modo di fare abituale, senza provare alcune «ebbrezza sessuale» o intenti libidinosi. Per questo la Cassazione ha confermato l'assoluzione di un lavoratore extracomunitario, Kadri O., dall'accusa di violenza sessuale per la quale, in primo grado, era stato condannato ad un anno e due mesi di reclusione (pena sospesa dalla condizionale). In appello, invece, Kadri era stato assolto, il 28 novembre 2008, con la formula perchè il fatto non sussiste.

...

Fonte

giovedì 23 luglio 2009

Milano, arrestata assistente sociale aveva rapporti sessuali con un ragazzino

La donna avrebbe dovuto seguire negli studi il tredicenne. La madre dell'adolescente, afflitto da problemi di adattamento, si è insospettita dopo aver trovato nel telefonino del figlio messaggi sms che inequivocabilmente lasciavano intendere una relazione intima
Un'assistente sociale di trent'anni è stata arrestata dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale: è accusata di aver intrattenuto rapporti sessuali con un ragazzino di 13 anni, che doveva seguire negli studi. I due sarebbero stati sorpresi in casa della stessa educatrice. La donna è stata arrestata in quanto anche qualora il tredicenne fosse stato consenziente, la legge ritiene violenza sessuale i rapporti con adolescenti che non hanno ancora compiuto 14 anni.

L'assistente sociale lavora per la cooperativa Diapason, una onlus che ha con il Comune un contratto per l'assistenza domiciliare dei minori con disagio psichico. Sarebbe stata la madre dell'adolescente, afflitto da problemi di adattamento, a insospettirsi dell'assistente sociale dopo aver trovato nel telefonino del figlio messaggi sms che inequivocabilmente lasciavano intendere una relazione intima tra i due. E così, mentre l'educatrice era nella casa del suo assistito, sarebbe così scattato il blitz dei carabinieri che avrebbero colto la donna con il minore.

...

Fonte

mercoledì 22 luglio 2009

Gb/ La crisi morde i pub: ne chiudono 52 alla settimana

Troppe tasse, concorrenza della grande distribuzione e no al fumo.

Roma, 22 lug. (Apcom) - Declino inarrestabile di una delle istituzioni britanniche: il pub. Tutta colpa della crisi. La recessione, secondo uno studio sul settore, ha provocato la chiusura di 52 pub ogni settimana, nella prima metà di quest'anno. Con gravi ricadute, non tanto "culturali" quanto occupazionali: 24mila persone hanno perso il lavoro, secondo i dati della "British Pub & Beer Association". Il tasso di chiusura dei pub britannici era, alla seconda metà dello scorso anno, di 39 a settimana. Uno dei motivi, secondo l'associazione, è l'aumento delle tasse sulla birra, ha denunciato David Long, presidente della Bbpa. Altre ragioni per il declino sono: la birra più economica nei supermercati e il bando al fumo.

Fonte

martedì 21 luglio 2009

Lotteria Italia/ I premi non riscossi ammontano a 7 milioni di euro

Martedí 21.07.2009 17:47

Ci risiamo, gli italiani confermano di essere un popolo di grandi giocatori... ma smemorati. E' scaduto infatti ieri il termine ultimo per le richieste di pagamento dei biglietti vincenti della Lotteria Italia 2008-2009 e quest'anno l'ammontare delle vincite non riscosse è di circa 7 milioni di euro. In particolare spicca il premio da 5 milioni di euro, vale a dire il premio vinto a Roma. "E' uno dei primi biglietti che abbiamo venduto", aveva raccontato ad Agicos la signora Drusiana Cello, titolare della tabaccheria in via Duccio Galimberti a Roma, dove era stato venduto il tagliando E 502242, che durante la notte tra il 6 ed il 7 gennaio scorsi era stato abbinato al premio da 5 milioni di euro. Ma il biglietto è rimasto "orfano" del padrone che forse ha dimenticato di averlo acquistato o forse lo ha perduto. Si tratta della prima volta nella storia recente della Lotteria Italia che non viene riscosso il primo premio.

...

Fonte

Alpinista italiana muore sul K3. A casa un biglietto: "Lasciatemi in montagna"


Vicenza (Ign) - Tragedia sulla catena del Karakorum in Pakistan a oltre 8.000 metri: l'esperta scalatrice Cristina Castagna, 31enne vicentina, precipita in un crepaccio dopo aver conquistato la vetta del Broad Peak. Ai genitori aveva lasciato un messaggio scritto.

Vicenza, 20 lug. (Ign) - Il Broad Peak, meglio conosciuto come K3, era solo l'ennesima conquista. Oltre 8.000 metri nella catena del Karakorum in Pakistan, da cui l'alpinista italiana Cristina Castagna, 31 anni, è precipitata dopo aver raggiunto il suo sogno. Arrivare in vetta a 8.047 metri. E lei soprannominata, "el grio" (il grillo) ce l'ha fatta. Era insieme al suo compgno Giampaolo Casarotto, scalatore vicentino, quando stava scendendo dalla cima Broad Peak (12esima montagna più alta del mondo) dopo averla vinta. Qualcosa è andato storto e la scalatrice italiana è precipitata in un crepaccio scivolando per decine di metri.


"L'avevo davanti a me a una decina di metri quando è scivolata - racconta Casarotto nella telefonata satellitare, subito dopo l'incidente, riportata dal Giornale di Vicenza -. Stavamo scendendo dal campo 4 quando Cristina è come fosse inciampata. Ha sbattuto contro alcune rocce poi è precipitata in un crepaccio. Quando l'ho raggiunta, purtroppo era già morta. Non mi sono rimaste che le lacrime".

La tragedia, riferisce ancora il Giornale di Vicenza, città in cui Cristina Castagna lavorava come infermiera al pronto soccorso dell'ospedale San Bortolo, è avvenuta nel pomeriggio di sabato ma è stata confermata soltanto ieri pomeriggio.

La famiglia è chiusa nel dolore. Prima dell'impresa Cristina che viveva con la grande passione dell'alta quota (in passato aveva già conquistato quattro cime oltre gli ottomila metri: nel 2004 lo Shisha Pangma; nel 2005 al Gasherbrum II, nel 2007 al Dhaulagiri e nel 2008 al Makalu), aveva lasciato un biglietto ai genitori: "Se mi succederà qualcosa lasciatemi dove la montagna mi ha chiamato a sé".

...

Fonte

domenica 19 luglio 2009

Pinguino gay


PINGUINO GAY

Post n°24 pubblicato il 19 Luglio 2009 da diana_2009


DOPO 6 ANNI PINGUINO GAY CI RIPENSA E VA CON UNA FEMMINA

Si e' risolta con un cuore spezzato e un enigma da risolvere per gli zoologi la relazione gay tra due pinguini a San Francisco. Sei anni fa, quando nacque la love story tra Harry e Pepper, si fece molta ironia sul fatto che una cosa simile fosse successa proprio nello zoo di San Francisco, capitale dell'orgoglio omosessuale. Ma ora i veterinari hanno a che fare con la delusione di Pepper e con un nuovo amore per Harry: la pinguina Linda. La relazione di Harry e Pepper e' andata avanti per sei anni ed e' stata ricapitolata dal Los Angeles Times, che racconta come i due vivessero fianco a fianco e si prendessero cura delle uova abbandonate dagli altri pinguini. Poi, all'improvviso, Harry ha abbandonato il nido che condivideva con Pepper per trasferirsi in quello di Linda, rimasta vedova da poco. Sui blog si sono scatenate le reazioni piu disparate e la povera Linda e' stata definita una "sfasciafamiglie che pensa solo alla propria felicita'". Harrison Edell, curatore degli uccelli dello zoo, ha dato una spiegazione piu' pragmatica: il partner di Linda era un leader nella piccola comunita' di pinguini e comandava su due nidi, quindi prendere il suo posto sarebbe stata una prospettiva attraente per chiunque, gay o bisex.

( fonte AGI)

(18 luglio 2009 ore 21.46)

giovedì 16 luglio 2009

Sara' suora ma suo ex la mette in topless su facebook

TORINO, 15 LUG - Una donna di 31 anni ha deciso di farsi suora, ma ha avuto la sorpresa di vedere la propria foto in topless su facebook, risalente a qualche anno prima. La donna, di origine sarda ma residente a Torino, ha cercato invano di invitare il suo ex fidanzato di togliere quelle scomode immagini, ma non c'e' stato nulla da fare. Si e' cosi' rivolta a un avvocato per chiedere di toglierle d'ufficio, a tutela della propria privacy. E' sembrata una sorta di vendetta da parte dell'ex che era stato lasciato prima della decisione di cambiare vita da parte della novizia. (ANSA).

Fonte

mercoledì 15 luglio 2009

La vera storia di Facebook: sesso e miliardi

E se fosse tutta una grande messa in scena? Il fatto, per adesso, è che oggi è il giorno atteso e a lungo preparato, il giorno dell’uscita negli Usa di una biografia che da almeno 4 mesi si accompagna a un refrain studiato per piazzarsi in classifica: «il libro che sta facendo tremare Facebook», «la vera storia» del multimiliardario (patrimonio personale stimato da Forbes: 1 miliardo e mezzo di dollari) e sbarbato inventore della web community più numerosa del pianeta, l’ex studente di Harvard Mark Zuckerberg. La macchina promozionale si è messa in moto con così largo anticipo che Kevin Specey ha fatto in tempo a mettere in cantiere un film basato proprio su Accidental billionairs. The founding of Facebook, a Tale of Sex, Money, Genius and Betrayal (ed. Doubleday, pagg. 227). C’è tutto quel che serve: sesso, modelle scosciate, droga e rock and roll, il tradimento, gli hacker, i soldi (una montagna), eccessi selvaggi (quel pranzo a base di carne di koala sul mega yacht del capo di Sun Microsystems...) e ovviamente anche la Fbi e gli archivi segreti che non guastano mai. L’attrezzatura per un thriller pseudostorico alla Dan Brown ma attenzione, questa vuol essere una biografia-rivelazione, tutta la verità che gli altri non vi dicono.

...

Fonte

martedì 14 luglio 2009

La casa ecologica? E' fatta di riso

Un'azienda Texana ha realizzato un processo che permette di utilizzare gli scarti della lavorazione del riso nella produzione di calcestruzzo per l'edilizia. Si risparmiamo soldi e milioni di tonnellate di CO2. (Franco Severo, 10 luglio 2009)

Volete una casa davvero ecologica e a basso impatto ambientale? Utilizzate calcestruzzo fatto con la pula di riso, ossia con quella pellicola che ricopre i chicchi quando sono sulla pianta e che viene eliminata durante la lavorazione del prodotto. La pula del riso, o lolla, è infatti ricca di ossido di silicio, una componente fondamentale del calcestruzzo. Le sue potenzialità come materiale da costruzione sono note agli scienziati da decenni, ma tutti i tentativi fatti fino ad oggi di utilizzarla, dopo averla bruciata, come sostituto del cemento hanno dato risultati negativi: la cenere della pula è infatti troppo ricca di carbonio per poter essere utilizzata nelle costruzioni.
Cenere pulita. Ma un team di ricercatori del ChK Group Inc, uno studio di ingegneria con sede in Texas, ha recentemente sviluppato un processo di combustione che permette di ottenere ceneri di lolla praticamente prive di carbonio: lo scarto agricolo viene bruciato in fornaci senza ossigeno a una temperatura di 800°C. Il prodotto risultante da questo processo è silicio praticamente puro. Secondo i ricercatori il 20% del cemento convenzionalmente utilizzato nella preparazione del calcestruzzo può essere sostituito con questo silicio di origine vegetale, che oltretutto offre una maggiore resistenza alla corrosione.


...

Fonte

lunedì 13 luglio 2009

Bianchini verso il rito immediato


Stupri, oggi udienza convalida arresto

Potrebbe essere giudicato con rito immediato Luca Bianchini, l'uomo di 33 anni fermato dalla Squadra mobile di Roma con l'accusa di essere lo stupratore seriale che ha terrorizzato Roma. Intanto nel carcere di Regina Coeli verrà effettuata l'udienza di convalida dell'arresto e l'interrogatorio di garanzia da parte del gip Roberto Amoroso alla presenza del pm Antonella Nespola. Per la prima volta Bianchini si troverà davanti ai magistrati.

In caso di rito immediato il processo a Bianchini potrebbe già aprirsi entro la fine dell'anno. Un processo nel quale il ragioniere e dirigente locale del Pd dalla doppia vita sarà imputato solo dei tre stupri a lui sicuramente attribuiti grazie all'esito degli esami sul Dna: ovvero la violenza del 5 aprile all'Ardeatino, quella ai danni di una giornalista alla Bufalotta del 4 giugno ed infine l'ultimo, quello del 3 luglio, che ha avuto come vittima una studentessa sempre all'Ardeatino.

Nel frattempo le indagini su Bianchini vanno avanti. Gli investigatori stanno cercando di capire se l'uomo, già accusato e poi prosciolto per una tentata violenza nel '96, si sia reso responsabile di altri abusi sessuali. In questo senso sono due i casi al vaglio degli investigatori attribuiti erroneamente nel 1997 a Joe Codino, al secolo il liutatio Sergio Marcello Gregorat. Due casi per i quali Joe Codino, anche lui maniaco seriale condannato per tredici abusi sessuali nei confronti di donne tutti avvenuti negli anni 80, fu assolto nel 2002. Uno dei due episodi riguardava in particolare una ragazza che denunciò di essere stata violentata nel maggio del 1997 nel garage della sua abitazione nel quartiere Nomentano.

Nelle prossime settimane, inoltre, verranno fatti ulteriori accertamenti su molti casi di violenze sessuali insoluti, in particolare quelli con i quali sarà possibile una comparazione del Dna. Verranno ascoltate le vittime di queste violenze per riaccertare le modalità degli stupri e arrivare all'eventuale riconoscimento dell'aggressore nella persona di Luca Bianchini. Nel caso le indagini che la Procura effettuerà su altri casi di stupro insoluti risultassero riconducibili a Bianchini si procederà con uno stralcio all'inchiesta principale.

Su Facebook: "Castratelo e uccidetelo!"
La vicenda dello stupratore insospettabile nel frattempo approda anche su Facebook. In poche ore oltre 600 le iscrizioni ai gruppi contro Bianchini nei quali si chiede la "castrazione chimica, l'ergastolo, pene esemplari". Qualcuno addirittura lo vuole "subito morto" e chiede la pena capitale. Durissimi i commenti, soprattutto dei più giovani: "Andrebbe legato e torturato", "spero che i detenuti gliela facciano pagare".

Fonte

giovedì 9 luglio 2009

A pronto soccorso 4 volte, poi muore

Pavia, la procura apre un'inchiesta

Un uomo si è recato per quattro volte al pronto soccorso dell'ospedale di Broni-Stradella (Pavia) lamentando forti dolori allo stomaco. Ogni volta gli erano stati somministrati calmanti con una flebo, senza riuscire a far passare i dolori. Dopo il quarto ricovero, il paziente, Riccardo Brambilla, 48 anni, commerciante nel settore delle calzature e dell'abbigliamento, è morto. La procura di Voghera ha aperto un'inchiesta e ha disposto l'autopsia.

La Procura vuole risalire esattamente alle cause del decesso dell'uomo, commerciante nel settore delle calzature e dell'abbigliamento. L'uomo viveva insieme con sua madre. L'uomo è morto domenica sera ma la notizia è stata diffusa soltanto oggi. Durante le visite in ospedale, i medici gli avevano somministrato farmaci calmanti con una flebo. Ma la situazione si aggravava d'ora in ora invece che migliorare. Gli inquirenti dovranno definire i contorni di questa sconcertante vicenda. Sul corpo del commerciante è stata disposta l'autopsia.

Fonte

martedì 7 luglio 2009

Australia, gare di sesso in Marina

Scoppia scandalo a bordo di una nave

A bordo di una nave australiana impegnata in esercitazioni, i marinai conducevano concorsi a premio su chi avrebbe fatto sesso con più commilitoni donne. E' il quotidiano The Australian a far scoppiare lo scandalo, rivelando che i marinai tenevano un libro mastro per registrare le performance, e assegnavano più punti chi si accoppiava con donne ufficiali, con lesbiche, o in luoghi insoliti come un tavolo da biliardo.

Immediata la risposta dei vertici militari, con il comandante della marina, vice ammiraglio Russ Crane, che ha confermato come quattro marinai siano stati sospesi dal servizio a bordo della Hmas Success, una nave da rifornimento con un equipaggio di 200, che conduceva esercitazioni presso Singapore.

L'alto ufficiale ha confermato che è in corso un'inchiesta formale, ma ha voluto precisare che "la veridicità di qualsiasi asserzione deve ancora essere confermata". La vice premier Julia Gillard ha sottolineato la necessità di un'indagine approfondita, poiché "nulla deve precludere alle donne una carriera militare piena e gratificante, se questo scelgono di fare". Da molto tempo il governo sostiene che le donne debbono essere in grado di entrare nell'esercito, nella marina e nell'aviazione, ha aggiunto.

Fonte

venerdì 3 luglio 2009

Punita la poliziotta gay


Ha dichiarato di essere lesbica. Ha denunciato le discriminazioni subite. Ha sfilato al Gay Pride. Ora il questore di Padova vuole il suo licenziamento. Anticipazione dell’inchiesta dell’Espresso domani in edicola.

Il giorno prima aveva sfilato con altri 150 mila contro le discriminazioni sessuali al Gay Pride di Genova. Una volta ritornata a casa però ha trovato ad attenderla la lettera del suo “capo”, il questore di Padova, Luigi Savina, con cui si avvia la pratica della sua destituzione dalla Polizia. Luana Zanaga, 39 anni di Rovigo, in forza alla polizia patavina, nei mesi passati ha fatto coming out, rivelando pubblicamente la propria omosessualità. E da ottobre dello scorso anno, da quando ha reso pubblica la sua tendenza sessuale, per lei è cominciato un calvario.

...

Fonte

giovedì 2 luglio 2009

Noemi Letizia e Domenico Cozzolino: flirt inventato da lei


Noemi Letizia e Domenico Cozzolino: il loro amore era falso. Qualche tempo fa, infatti, erano uscite delle immagini che ritraevano la famosa amica di Silvio Berlusconi, che ha partecipato alla sua festa di compleanno, insieme al tronista di Uomini e Donne. Si parlava di fidanzamento. Peccato che fosse tutto falso.


A dichiararlo e’ lo stesso Domenico Cozzolino, direttamente sulle pagine della rivista di gossip “Diva e donna“. Il giovane campano, infatti, ha affermato che e’ stata la stessa Noemi Letizia a chiedergli se potevano mettere in scena questa falsa storia d’amore. Lui crede che sia stato qualcuno a darle questo consiglio, 3 o 4 giorni dopo la sua festa dei 18 anni.

...

Fonte

mercoledì 1 luglio 2009

Addio a Gino Amisano, re dei caschi delle moto


Aveva 89 anni. Fondò la ditta Agv
ENRICO BIONDI
TORINO
Ai più giovani il nome non dice molto. A chi ha i capelli bianchiI, invece, il nome Gino Amisano ricorda un magnifico momento della storia sportiva italiana. Amisano ci ha lasciato a 89 anni, ieri pomeriggio: da anni viveva a Nervi dopo aver passato tutta la vita tra Valenza Po, la città dell’oro dove aveva fondato dal nulla (e precursore visto il periodo) la celebre ditta di caschi per motociclisti Agv (acronimo del suo stesso nome Amisano Gino Valenza) e Alessandria, dove era diventato anche presidente amatissimo della squadra di calcio.

E’ morto per un attacco di bronco-polmonite: del resto la sigaretta non l’aveva mai mollata neppure per un minuto. Lo chiamano tutti “Ginetto” ed è stato uno dei primi a credere nello sport come veicolo pubblicitario per la propria azienda. Con i suoi caschi Ginetto ha vestito i più grandi campioni dello sporto motociclistico e ancora oggi Valentino Rossi corre con un casco che porta il suo nome. Valentino e Ginetto si sono incontrati nell’ormai lontano 1996 e l’imprenditore alessandrino fu il primo a credere nel progetto di Giampiero Sacchi (oggi direttore sportivo dell’Aprilia) che volle iniziare con quello sbarazzino pilota la sua avventura nella classe 125. In proposito, ricordiamo personalmente il giorno della presentazione ufficiale del Team Carrizosa di Giampiero Sacchi e la esilarante scenetta a cui assistemmo. Eravamo all’autodromo di Monza, arrivai in forte anticipo e vidi che Gino Amisano non riusciva a stare fermo un momento. Voleva che tutto fosse pronto in orario, che non mancasse nulla. Bisognava ancora sistemare le moto sul palco. “Ma dove sono gli operai?”, urlò a squarciagola. Poi, per rompere gli indugi, si avvicinò a un ragazzino che aveva un grosso cerotto sulla fronte e gli disse: “Ragazzo, non hai niente da fare? Vieni qui e dammi una mano a mettere la moto sul palco”. Sacchi non fece in tempo a intervenire. La moto andò regolarmente al suo posto ma grande fu la sorpresa di Amisano quando al momento di presentare i piloti, Sacchi chiamò accanto a lui quel ragazzino con il cerotto sulla fronte: era Valentino Rossi. Amisano non si perse d’animo e buttò lì: “Questo ragazzo farà bene: ho visto già cosa sa fare con le moto!”.

...

Fonte

lunedì 29 giugno 2009

Prete positivo ad alcoltest: “Non sono ubriaco, ho detto 4 messe”

Aveva un percentuale di alcol nel sangue di 0,8, quando il tasso consentito per legge è di 0,50. Inevitabili il ritiro della patente e la chiamata ad amici e parenti per farsi portare a casa. Questa volta, però, a incappare nei controlli non è stato un ragazzo reduce dalla discoteca, ma un sacerdote 41enne di Bologna, che ha dato ai carabinieri una giustificazione connessa al suo Ufficio: “Ho celebrato quattro messe in un giorno“.
Il superamento della soglia, quindi, non era volontario, ma derivava dal vino che si assume nel corso della celebrazione, durante l’Offertorio che precede l’Eucarestia. Questo è toccato per ben quattro volte in una giornata al sacerdote che, tra l’altro, ha spiegato ai militari di essere astemio. Da qui il ricorso al giudice di pace per sostenere che l’eventuale stato alcolico non è addebitabile a una volontaria e cosciente assunzione.
Nella causa, don M.C. sarà assistito dagli avvocati Anna Orecchioni e Giacinto Canzona che sembrano aver maturato una discreta esperienza in vicende di questo genere. Sono gli stessi legali, infatti, che, nei giorni scorsi, hanno fatto sì che il giudice di pace restituisse la patente a un altro religioso, di fede diversa rispetto a quella del sacerdote cattolico.
Quella volta è stato un imam, residente a Roma, che si è visto ritirare il titolo di guida perché trovato con una percentuale di alcool nel sangue dell’1%. L’imam aveva detto di essere anch’egli astemio, in quanto il Corano proibisce di bere alcol e che la positività era causata dall’uso di un farmaco anti-asma. Giovedì scorso il Giudice di pace ha restituito all’imam, operaio specializzato e padre di tre figli, la patente, sospendendo il provvedimento di ritiro. Nei prossimi mesi si terrà l’udienza nel merito per la presunta guida in stato d’ebbrezza.

sabato 27 giugno 2009

COMITAL: BOCCHIO CHIEDE IL LUTTO CITTADINO

(ma.boc. 26/6) - Non ce l'ha fatta Idrissi Aatouf Moulay Merouane. L'operaio marocchino di 32 anni, ferito nell'incidente sul lavoro alla Comital. L'uomo era riconverato al Cto di Torino: le sue condizioni erano apparse subito disperate. Appena appresa la notizia, il Consigliere Comunale Mario Bocchio (foto) ha chiesto al Sindaco Piercarlo Fabbio che il Comune di Alessandria “decreti il lutto cittadino” e ha inoltrato l’istanza per la “convocazione di un Consiglio Comunale straordinario”.
“Promuove tutte le iniziative utili perché la sicurezza sul posto di lavoro sia considerata da tutte le istituzioni come una delle grandi priorità anche a livello provinciale e comunale”: è quanto lo stesso Bocchio ha chiesto nell’interrogazione a carattere urgente presentata dopo l’ormai noto incendio divampato alla Comital di Spinetta Marengo, nella zona industriale di via Gambalera.
“Bisogna lanciare un vero e proprio allarme contro il rischio di una drammatica sottovalutazione del problema della sicurezza sul posto di lavoro - afferma Bocchio - e assumere l'impegno a promuovere tutte le iniziative utili perché la stessa sicurezza sul posto di lavoro sia considerata da tutte le istituzioni come una delle grandi priorità. La sicurezza sul lavoro impone leggi rigorose, controlli efficienti, sanzioni adeguate, ma anche un serio adeguamento normativo e organizzativo di tutto il processo lavorativo, compreso quello che coinvolge le ditte appaltatrici".
“L’incendio alla Comital avviene a distanza di pochi giorni da altri gravissimi infortuni prodottisi, in diverse aziende, per esplicite responsabilità delle imprese – aggiunge Bocchio - Troppe aziende, infatti, continuano ad eludere le norme e le azioni che possono rendere sicuro il lavoro impedendo gli incidenti gravi e mortali”.
Il Consigliere di AN-PDL fa poi notare come l’incidente della Comital abbia “diverse analogie con la strage della ThyssenKrupp di Torino. Si tratta, infatti, di un’azienda che è passata per diverse proprietà, l’ultima delle quali è costituita da un fondo di investimenti del gruppo De Benedetti, che hanno via via ridotto il numero di lavoratori occupati e hanno disinvestito anche nella sicurezza degli impianti”.

...

Fonte

venerdì 26 giugno 2009

Un flauto preistorico fatto con le ossa degli uccelli


La scoperta in Germania, lo strumento risale a 35.000 anni fa

Diciamo la verità, la notizia non è nuovissima: la prima scoperta è di 5 anni fa, quando gli archeologi tedeschi dell'Università di Tubinga trovarono un flauto ridotto in molti pezzi e lo rimisero insieme con pazienza scoprendo che risaliva a 35.000 anni fa, lo strumento più antico mai scoperto.

Adesso però lo stesso gruppo di ricercatori ha portato alla luce un flauto ancora meglio conservato, realizzato usando le ossa di un grifone, per la precisione il radio di un Gyps fulvus, che ha un'apertura alare anche oltre due metri e mezzo, ed è stato rinvenuto in uno scavo dal quale sono emersi frammenti anche di una statuetta che raffigura un corpo femminile.

...

Fonte

mercoledì 24 giugno 2009

Verona, contravvenzione da 55 euro

Multato per il nome del cane


Nonostante abbia visto ormai molte primavere, è ancora particolarmente vigoroso: per questo un cane lupo è stato battezzato “Berluscane” dal suo proprietario, il veronese Imerio Mariotto, noto in città per la sua eccentricità. Una storpiatura poco gradita a qualche vicino, che ha avvertito i vigili. I quali hanno dovuto multare Mariotto, perché sul cancello manca il cartello “Attenti al cane”: quello che c’è recita infatti “Attenti al Berluscane”.

La vicenda non si è però conclusa con la multa (da 55,60 euro): Mariotto, assistito dal suo legale, ha infatti deciso di presentare ricorso al giudice di pace, motivando la scelta del cartello e del nome. Nella memoria difensiva, l’uomo sostiene che Berluscane è stato chiamato cosi’ per una “vivacità amorosa inversamente proporzionale all’età”, ma in realta è un animale tranquillo, che “i cani femmina che si presentassero al cancello, soprattutto se cagnette giovani e ambiziose”, potrebbero avvicinare senza timore di avance.

Fonte

Poligama per passione

Probabilmente la protagonista di questa storia ha pensato che avere un solo uomo sia monotonia, due bigamia e più di due sia allegra poligamia che aggiunge sale alla vita.
E infatti si è data un gran daffare: dal 1996 ad oggi ha collezionato ben cinque mariti, sposati con tanto di cerimonia ma dimenticando, o forse infischiandosene proprio (che stress, infatti, le procedure legali!), di divorziare dai precedenti. Praticamente una media di un marito ogni 2,6 anni... il che dimostrerebbe che la crisi del settimo anno è ormai un ricordo da trogloditi e che i tempi di sopportazione si stanno inesorabilmente accorciando.

Emily HorneLei è Emily Horne, 31enne di Kingswinford, nel West Midlands inglese, e questa la sua carriera di poligama:

Marito n°1: Paul Rigby, sposato nel 1996; faceva il soldato e fu spedito all'estero. Al suo ritorno, cinque mesi più tardi, trovò la casa vuota e nessuna mogliettina ad aspettarlo.
Marito n° 2: Sean Cunningham, bancario sfigato perchè, dopo non molto, l'icostante Emily se ne scappò con il suo migliore amico, ma con quest'ultimo non se ne fece niente perchè lui voleva sposarsi in chiesa, figuriamoci!
Marito n° 3: Chris Barratt, un web designer; durò solo tre mesi...
Marito n° 4: James Matthews, un tizio incontrato su un treno e sposato qualche settimana dopo. Senonchè ad un certo punto Emily scappa con il testimone di nozze di questo quarto matrimonio.
Marito n° 5: Ashley Baker, il più furbo di tutti; lei gli dice qualche mezza verità sulla sua bigamia e lui la denuncia.





...

Fonte

lunedì 22 giugno 2009

Così muore un innocente nell'indifferenza di Napoli

Hanno tutti paura, ma non dei camorristi che hanno ormai concluso l'affare e non sono lì, e anzi non sono mai stati all'interno della stazione della metropolitana. Hanno paura sì, ma di intenerirsi, di sentirsi costretti a male impiegare il proprio tempo per confortare la solitudine di chi sta morendo in mezzo alla calca: tutti intorno a lui, ma nessuno accanto a lui.

IL VIDEO

Sicuramente teme, freddamente e lucidamente teme di dovere essere caritatevole quel tipo grasso con la maglietta rossa, una sagoma inespressiva e insignificante che, in questo video incredibile ed essenziale, smania per timbrare il biglietto mentre ai suoi piedi un ragazzo rantola e la sua donna si dispera perché nessuno lo soccorre. L'omaccione per bene, rispettoso delle regole dei trasporti pubblici, rimane calmo, non fugge e non si fa prendere dal panico. Con destrezza smanetta con il biglietto che è già nella fessura della macchina obliteratrice, ed è visibilmente infastidito dagli altri che invece scappano, fanno ressa, platealmente voltano la testa dall'altra parte che in fondo è solo il modo vile di guardare l'orrore. Quell'uomo invece non si fa mai coinvolgere, neppure da ignavo, neppure con lo sguardo, dal poveraccio che gli muore a fianco dissanguato.

Questa folla robotica, questo starsene lontani per indifferenza o per panico o per non ritardare gli affari propri è la sola vittoria della camorra che mai avremmo voluto vedere e che davvero non possiamo sopportare. Ed è bene metterselo in testa: la folla qui non ha paura dei pistoleros che avevano già sgommato ed erano fuggiti. Qui hanno paura della solidarietà. Avessero assistito alla sparatoria sarebbero rimasti tutti pietrificati. Invece questa folla è un formicaio atterrito che fugge dalla compassione, che sfugge alla misericordia.

di FRANCESCO MERLO

...

Fonte

domenica 21 giugno 2009

Pellet radioattivo, controlli della polizia Diecimila le tonnellate vendute

Da Aosta e’ partito un maxisequestro di 10mila tonnellate di pellet, un prodotto, proveniente dalla Lituania, derivante dalla pressatura della segatura del legno e utilizzato in speciali stufe domestiche, ma che conteneva il Cesio137.

Fonte